Il rilevante incremento quantitativo e qualitativo delle fonti di origine internazionale nel diritto italiano della famiglia ha indubbiamente contribuito a incrementare l’inflazione normativa e ad acuire le sollecitazioni cui è sottoposto il corpus tradizionale delle fonti di questo settore del diritto. Obiettivo di questo lavoro monografico è individuare e analizzare le dissociazioni tra le fonti internazionali e il diritto di famiglia di origine interna, riflettendo poi sulle possibili modalità di composizione delle divergenze. L’opera offre anzitutto una panoramica degli ambiti istituzionali in cui il diritto internazionale della famiglia è elaborato, nonché del diritto positivo e della giurisprudenza internazionali d’interesse. Vengono considerati, a livello mondiale, l’Organizzazione delle Nazioni Unite e la Conferenza di diritto internazionale privato dell’Aja e, a livello regionale, il Consiglio d’Europa, l’Unione Europea e la Commissione internazionale dello stato civile. In Appendice al testo viene proposto in forma schematica un atlante delle fonti di origine internazionale d’interesse in materia familiare, con indicazione, ove opportuno, dello strumento italiano di autorizzazione alla ratifica e della data di entrata in vigore per l’Italia. Le parti seconda e terza del volume sono poi dedicate all’esame della compatibilità del diritto di famiglia di origine interna con i principi che emergono dalle fonti internazionali, in primis il diritto al rispetto della vita privata (sotto il profilo del diritto al nome, del diritto alla conoscenza delle proprie origini familiari e genetiche e alla libera circolazione del proprio status personale) e il diritto al rispetto della vita familiare (come diritto del genitore e del figlio minore alla reciproca frequentazione e come diritto della coppia al riconoscimento del proprio status familiare). In considerazione delle differenze che caratterizzano l’ambito minorile – ispirato al principio guida del superiore interesse del minore -, e il “diritto delle relazioni di coppia”, in cui le norme sono tendenzialmente neutrali poiché il legislatore tende a regolare i rapporti familiari indipendentemente dai rapporti di forza eventualmente presenti tra i partner, l’analisi dell’impatto dei principi internazionali è svolta separando i due ambiti. Seguendo un criterio cronologico, vengono infatti anzitutto esaminati la condizione del minorenne e i suoi rapporti con i genitori, con particolare riferimento ai seguenti temi: costituzione non automatica del rapporto giuridico di filiazione materna; diritto dell’adottato alla conoscenza delle proprie origini familiari e diritto della donna di partorire anonimamente; attribuzione del cognome; rapporti tra filiazione legittima e naturale; filiazione naturale non costituita; controllo giudiziario sull’esercizio della potestà genitoriale (nella scissione della coppia genitoriale, nei procedimenti limitativi e ablativi della potestà genitoriale, nel procedimento per la dichiarazione dello stato di adottabilità). Attenzione specifica è inoltre stata dedicata ai diritti processuali del minore e dei genitori nei procedimenti civili minorili. Per quanto concerne, invece, la relazione di coppia, i temi analizzati sono: gli effetti in Italia dei matrimoni stranieri omosessuali; la permanenza dell’impedimento matrimoniale da affinità post divorzio; gli effetti in Italia degli strumenti stranieri di formalizzazione della convivenza alternativi al matrimonio; il principio di eguaglianza tra uomo e donna nella relazione di coppia; i rapporti tra i diversi strumenti di rottura della relazione di coppia (con particolare riguardo ai rapporti alla tradizionale distinzione tra strumenti relativi alla patologia dell’atto o alla patologia del rapporto); l'impatto della concezione di "ordine pubblico processuale europeo" sul principio di maggiore disponibilità verso l’ordinamento canonico.

Il diritto italiano della famiglia alla prova delle fonti internazionali

LONG, JOELLE
2006-01-01

Abstract

Il rilevante incremento quantitativo e qualitativo delle fonti di origine internazionale nel diritto italiano della famiglia ha indubbiamente contribuito a incrementare l’inflazione normativa e ad acuire le sollecitazioni cui è sottoposto il corpus tradizionale delle fonti di questo settore del diritto. Obiettivo di questo lavoro monografico è individuare e analizzare le dissociazioni tra le fonti internazionali e il diritto di famiglia di origine interna, riflettendo poi sulle possibili modalità di composizione delle divergenze. L’opera offre anzitutto una panoramica degli ambiti istituzionali in cui il diritto internazionale della famiglia è elaborato, nonché del diritto positivo e della giurisprudenza internazionali d’interesse. Vengono considerati, a livello mondiale, l’Organizzazione delle Nazioni Unite e la Conferenza di diritto internazionale privato dell’Aja e, a livello regionale, il Consiglio d’Europa, l’Unione Europea e la Commissione internazionale dello stato civile. In Appendice al testo viene proposto in forma schematica un atlante delle fonti di origine internazionale d’interesse in materia familiare, con indicazione, ove opportuno, dello strumento italiano di autorizzazione alla ratifica e della data di entrata in vigore per l’Italia. Le parti seconda e terza del volume sono poi dedicate all’esame della compatibilità del diritto di famiglia di origine interna con i principi che emergono dalle fonti internazionali, in primis il diritto al rispetto della vita privata (sotto il profilo del diritto al nome, del diritto alla conoscenza delle proprie origini familiari e genetiche e alla libera circolazione del proprio status personale) e il diritto al rispetto della vita familiare (come diritto del genitore e del figlio minore alla reciproca frequentazione e come diritto della coppia al riconoscimento del proprio status familiare). In considerazione delle differenze che caratterizzano l’ambito minorile – ispirato al principio guida del superiore interesse del minore -, e il “diritto delle relazioni di coppia”, in cui le norme sono tendenzialmente neutrali poiché il legislatore tende a regolare i rapporti familiari indipendentemente dai rapporti di forza eventualmente presenti tra i partner, l’analisi dell’impatto dei principi internazionali è svolta separando i due ambiti. Seguendo un criterio cronologico, vengono infatti anzitutto esaminati la condizione del minorenne e i suoi rapporti con i genitori, con particolare riferimento ai seguenti temi: costituzione non automatica del rapporto giuridico di filiazione materna; diritto dell’adottato alla conoscenza delle proprie origini familiari e diritto della donna di partorire anonimamente; attribuzione del cognome; rapporti tra filiazione legittima e naturale; filiazione naturale non costituita; controllo giudiziario sull’esercizio della potestà genitoriale (nella scissione della coppia genitoriale, nei procedimenti limitativi e ablativi della potestà genitoriale, nel procedimento per la dichiarazione dello stato di adottabilità). Attenzione specifica è inoltre stata dedicata ai diritti processuali del minore e dei genitori nei procedimenti civili minorili. Per quanto concerne, invece, la relazione di coppia, i temi analizzati sono: gli effetti in Italia dei matrimoni stranieri omosessuali; la permanenza dell’impedimento matrimoniale da affinità post divorzio; gli effetti in Italia degli strumenti stranieri di formalizzazione della convivenza alternativi al matrimonio; il principio di eguaglianza tra uomo e donna nella relazione di coppia; i rapporti tra i diversi strumenti di rottura della relazione di coppia (con particolare riguardo ai rapporti alla tradizionale distinzione tra strumenti relativi alla patologia dell’atto o alla patologia del rapporto); l'impatto della concezione di "ordine pubblico processuale europeo" sul principio di maggiore disponibilità verso l’ordinamento canonico.
2006
Giuffrè
9
IX
335
9788814126659
Diritto di famiglia; diritto minorile; diritto internazionale della famiglia; parto anonimo; ascolto (diritto processuale del minore); ascolto (diritto processuale dei genitori); principio del superiore interesse del minore; principio dell'unicità dello status filiationis; diritto del figlio minore e del genitore alla reciproca frequentazione; diritto al nome; diritto al riconoscimento del proprio status personale e familiare; diritto al rispetto della vita privata; diritto al rispetto della vita familiare; diritto di contrarre matrimonio; diritto alla rottura dell'unione coniugale; principio di maggiore disponibilità verso l'ordinamento canonico.
J. LONG
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