L'articolo individua i modelli organizzativi e gli strumenti contrattuali che possono assicurare alle aziende sanitarie una migliore e più efficiente acquisizione di beni e servizi per assicurare elevati livelli di assistenza sanitaria assicurando il rispetto di economicità nell’impiego delle risorse pubbliche ed il perseguimento del proprio fine istituzionale. L’analisi dei modelli organizzativi adottati dalle strutture sanitarie pubbliche per procedere all’acquisizione di beni e servizi ha evidenziato un'elevata frammentazione dei soggetti deputati a tale funzione, quale conseguenza dell’autonomia organizzativa attribuita alle aziende sanitarie che comunemente individuano, all’interno dei propri atti aziendali, il provveditorato, l’economato, l’ufficio tecnico e la farmacia quali strutture competenti alla realizzazione della funzione acquisto. A tale situazione consegue non solo una dispersione di risorse, ma anche una violazione dei principi nazionali ed europei che vietano il frazionamento abusivo. Le necessità di razionalizzare la spesa pubblica e assicurare adeguate professionalità richiedono modifiche organizzative delle strutture sanitarie con la previsione di forme di coordinamento tra tali strutture per l'aggregazione delle competenze anche al fine di garantire che le acquisizioni avvengano in tempi rapidi, soprattutto in relazione ai beni caratterizzati da una veloce evoluzione tecnologica e una rapida obsolescenza. I nuovi modelli organizzativi consentono una più accurata valutazione comparativa, tecnica ed economica, tra le diverse soluzioni disponibili sul mercato tenendo conto della rispondenza alle esigenze delle Aziende sanitarie, con la possibilità di sperimentare nuovi strumenti contrattuali e ricorrere a tecniche informatiche per la gestione delle singole fasi della funzione acquisti favorendo il monitoraggio ed il controllo dell’intero ciclo di approvvigionamento dalla valutazione dei fabbisogni fino al termine del contratto. In tale contesto diviene strategico il ruolo delle centrali di committenza nazionali e regionali chiamate non solo a fornire gli strumenti di e-procurement, ma anche a diffondere l'esperienza maturata nella gestione delle gare per la stipulazione di convenzioni. In tale prospettiva occorre favorire la creazione di una rete tra centrali di committenza regionali, nazionali ed europee per il coordinamento della domanda pubblica.

Le modalità organizzative e le strutture contrattuali delle aziende sanitarie

RACCA, Gabriella Margherita
2008-01-01

Abstract

L'articolo individua i modelli organizzativi e gli strumenti contrattuali che possono assicurare alle aziende sanitarie una migliore e più efficiente acquisizione di beni e servizi per assicurare elevati livelli di assistenza sanitaria assicurando il rispetto di economicità nell’impiego delle risorse pubbliche ed il perseguimento del proprio fine istituzionale. L’analisi dei modelli organizzativi adottati dalle strutture sanitarie pubbliche per procedere all’acquisizione di beni e servizi ha evidenziato un'elevata frammentazione dei soggetti deputati a tale funzione, quale conseguenza dell’autonomia organizzativa attribuita alle aziende sanitarie che comunemente individuano, all’interno dei propri atti aziendali, il provveditorato, l’economato, l’ufficio tecnico e la farmacia quali strutture competenti alla realizzazione della funzione acquisto. A tale situazione consegue non solo una dispersione di risorse, ma anche una violazione dei principi nazionali ed europei che vietano il frazionamento abusivo. Le necessità di razionalizzare la spesa pubblica e assicurare adeguate professionalità richiedono modifiche organizzative delle strutture sanitarie con la previsione di forme di coordinamento tra tali strutture per l'aggregazione delle competenze anche al fine di garantire che le acquisizioni avvengano in tempi rapidi, soprattutto in relazione ai beni caratterizzati da una veloce evoluzione tecnologica e una rapida obsolescenza. I nuovi modelli organizzativi consentono una più accurata valutazione comparativa, tecnica ed economica, tra le diverse soluzioni disponibili sul mercato tenendo conto della rispondenza alle esigenze delle Aziende sanitarie, con la possibilità di sperimentare nuovi strumenti contrattuali e ricorrere a tecniche informatiche per la gestione delle singole fasi della funzione acquisti favorendo il monitoraggio ed il controllo dell’intero ciclo di approvvigionamento dalla valutazione dei fabbisogni fino al termine del contratto. In tale contesto diviene strategico il ruolo delle centrali di committenza nazionali e regionali chiamate non solo a fornire gli strumenti di e-procurement, ma anche a diffondere l'esperienza maturata nella gestione delle gare per la stipulazione di convenzioni. In tale prospettiva occorre favorire la creazione di una rete tra centrali di committenza regionali, nazionali ed europee per il coordinamento della domanda pubblica.
2008
Oltre l’aziendalizzazione del servizio sanitario: un primo bilancio
FRANCOANGELI
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264
297
9788846497666
contratti pubblici; aggregazione degli acquisti; centrali di committenza; accordi quadro
G. M. Racca
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