Il contributo esamina due pronunce, assai vicine nel tempo, con cui la Corte costituzionale e la Corte di Cassazione hanno introdotto anche nel processo amministrativo l'istituto della translatio iudicii, e cioè la possibilità di proseguire il giudizio, con conservazione degli effetti processuali e sostanziali dell'originaria domanda, nel caso in cui la controversia , originariamente introdotta avanti al giudice ordinario, risulti riconducibile alla giurisdizione del giudice amministrativa e debba, perciò, essere decisa da quest'ultimo. Le due sentenze, che pure in qualche passaggio appaiono polemiche l'una con l'altra, risultano essere peraltro convergenti sia quanto al risultato sia quanto al metodo interpretativo - quello finalistico - utilizzato.
La translatio judicii nei rapporti tra giurisdizione
GALLO, Carlo Emanuele
2007-01-01
Abstract
Il contributo esamina due pronunce, assai vicine nel tempo, con cui la Corte costituzionale e la Corte di Cassazione hanno introdotto anche nel processo amministrativo l'istituto della translatio iudicii, e cioè la possibilità di proseguire il giudizio, con conservazione degli effetti processuali e sostanziali dell'originaria domanda, nel caso in cui la controversia , originariamente introdotta avanti al giudice ordinario, risulti riconducibile alla giurisdizione del giudice amministrativa e debba, perciò, essere decisa da quest'ultimo. Le due sentenze, che pure in qualche passaggio appaiono polemiche l'una con l'altra, risultano essere peraltro convergenti sia quanto al risultato sia quanto al metodo interpretativo - quello finalistico - utilizzato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.