Il volume in oggetto descrive analiticamente il divario digitale esistente tra gli insegnanti piemontese di ogni ordine e grado, attraverso un campione casuale rappresentativo anche a livello provinciale. Una corposa Introduzione di approfondimento delinea il problema mediante più dimensioni, raccogliendo e sintetizzando una ricerca che è durata tre anni e ha raccolto interviste tra più di 5.000 insegnanti piemontesi. Il divario digitale è importante conoscerlo per la diffusione della net-education, definibile come un insieme di attività didattiche e di processi di apprendimento che utilizzano massivamente Internet come infrastruttura tecnologica, e il Web come giacimento culturale. Si tratta dell'innovazione più radicale con cui la scuola abbia dovuto confrontarsi da alcune generazioni a questa parte. Il Web contiene più documenti storici, testi letterari, immagini, musica, saggi scientifici di quanti ne contengano, sommate, le maggiori biblioteche e musei del mondo. E Internet è capace di portare in pochi secondi un qualsiasi documento, scelto tra i miliardi memorizzati nel Web, sul grande schermo di un'aula di lezione, oppure sul piccolo schermo del Pc dello studente che vuole seguire un corso a distanza. In potenza, si tratta di una trasformazione radicale del modo di apprendere e di insegnare. Per trasformare le potenzialità didattiche e formative di Internet in buone pratiche di net-education nella vita quotidiana della scuola un ruolo dominante spetta naturalmente agli insegnanti. Questa ricerca disegna lo spazio nel quale si colloca un campione vastissimo di insegnanti per quanto riguarda l'uso che fanno di Internet a fini formativi e vuol contribuire alla comprensione degli ostacoli materiali e culturali che si frappongono al passaggio da una utenza minimale a un uso ragionevolmente intensivo della net-education, e alla individuazione dei mezzi più efficaci per superarli. “Partendo da un dato: grazie agli investimenti sulle infrastrutture di rete effettuati dalla Fondazione Crt per mezzo del Csi-Piemonte, alle sollecitazioni trasmesse alle scuole dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo e all'impegno dell'Ufficio Scolastico Regionale, gli insegnanti del Piemonte hanno oggi a disposizione dei mezzi per la net-education che molte regioni possono invidiare” (dalla Prefazione di Luciano Gallino). La ricerca è stata realizzata con il concorso della Fondazione CRT, della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e dell’Università degli Studi di Torino.

Disuguaglianze digitali nella scuola. Gli usi didattici delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione in Piemonte

GRIMALDI, Renato
2006-01-01

Abstract

Il volume in oggetto descrive analiticamente il divario digitale esistente tra gli insegnanti piemontese di ogni ordine e grado, attraverso un campione casuale rappresentativo anche a livello provinciale. Una corposa Introduzione di approfondimento delinea il problema mediante più dimensioni, raccogliendo e sintetizzando una ricerca che è durata tre anni e ha raccolto interviste tra più di 5.000 insegnanti piemontesi. Il divario digitale è importante conoscerlo per la diffusione della net-education, definibile come un insieme di attività didattiche e di processi di apprendimento che utilizzano massivamente Internet come infrastruttura tecnologica, e il Web come giacimento culturale. Si tratta dell'innovazione più radicale con cui la scuola abbia dovuto confrontarsi da alcune generazioni a questa parte. Il Web contiene più documenti storici, testi letterari, immagini, musica, saggi scientifici di quanti ne contengano, sommate, le maggiori biblioteche e musei del mondo. E Internet è capace di portare in pochi secondi un qualsiasi documento, scelto tra i miliardi memorizzati nel Web, sul grande schermo di un'aula di lezione, oppure sul piccolo schermo del Pc dello studente che vuole seguire un corso a distanza. In potenza, si tratta di una trasformazione radicale del modo di apprendere e di insegnare. Per trasformare le potenzialità didattiche e formative di Internet in buone pratiche di net-education nella vita quotidiana della scuola un ruolo dominante spetta naturalmente agli insegnanti. Questa ricerca disegna lo spazio nel quale si colloca un campione vastissimo di insegnanti per quanto riguarda l'uso che fanno di Internet a fini formativi e vuol contribuire alla comprensione degli ostacoli materiali e culturali che si frappongono al passaggio da una utenza minimale a un uso ragionevolmente intensivo della net-education, e alla individuazione dei mezzi più efficaci per superarli. “Partendo da un dato: grazie agli investimenti sulle infrastrutture di rete effettuati dalla Fondazione Crt per mezzo del Csi-Piemonte, alle sollecitazioni trasmesse alle scuole dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo e all'impegno dell'Ufficio Scolastico Regionale, gli insegnanti del Piemonte hanno oggi a disposizione dei mezzi per la net-education che molte regioni possono invidiare” (dalla Prefazione di Luciano Gallino). La ricerca è stata realizzata con il concorso della Fondazione CRT, della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e dell’Università degli Studi di Torino.
2006
FrancoAngeli
1
1
345
9788846479990
disuguaglianze digitali; digital divide; scuola; tecnologie informazione comunicazione; Piemonte; campionamento a grappolo; metodo
R. GRIMALDI
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