Il paradossale commento del narratore al duello fratricida lo condanna come un mito da dimenticare, invertendo la promessa di fama poetica a Eurialo e Niso in Virgilio e richiamando il rifiuto di narrare lo scontro di Farsàlo in Lucano. L'epica del nefas si accosta alla poetica della tragedia, soprattutto senecana, e al problema della memorabilità del male. Nella Tebaide il passaggio dalle Muse alle Furie, investite di un ruolo poetologico, segna il culmine tragico della storia dei Sette a Tebe.

Un mito da dimenticare. Tragedia e memoria epica nella Tebaide

BESSONE, Federica
2006-01-01

Abstract

Il paradossale commento del narratore al duello fratricida lo condanna come un mito da dimenticare, invertendo la promessa di fama poetica a Eurialo e Niso in Virgilio e richiamando il rifiuto di narrare lo scontro di Farsàlo in Lucano. L'epica del nefas si accosta alla poetica della tragedia, soprattutto senecana, e al problema della memorabilità del male. Nella Tebaide il passaggio dalle Muse alle Furie, investite di un ruolo poetologico, segna il culmine tragico della storia dei Sette a Tebe.
2006
56
93
127
Stazio; Tebaide; Eteocle; Polinice; epifonema; Virgilio; Lucano; Seneca; epica; tragedia; memoria; nefas; Muse; Furie
F. BESSONE
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