Molti studenti si avvicinano alla statistica con timore e diffidenza; la subiscono come una disciplina estranea al loro percorso di studi e, talvolta, si difendono sostenendo, non senza una punta di orgoglio, che loro << ... di numeri non hanno mai capito niente>>. Senza pretendere di eliminare o alleviare le difficoltà insite nell'affrontare discipline formali come la statistica e la psicometria, questo testo ha soprattutto il compito di incoraggiarne lo studio. L'intento è quello di stimolare un approccio critico e consapevole alla statistica anche da parte di chi segue percorsi formativi in cui ampio spazio viene dato a discipline umanistiche, storiche o filosofiche; campi del sapere, cioè, che possono apparire molto lontani ed estranei ai numeri e alle formule. Il volume è articolato in due parti. Nella prima si fornisce una breve illustrazione del modo in cui la statistica interseca l'attività di ricerca nell'ambito delle scienze psicologiche e sociali. La seconda parte del testo è dedicata all'illustrazione di alcune curiosità o trappole, come qui vengono dette. Si tratta di alcuni semplici esempi in cui il ricorso alla statistica nell'ambito della ricerca empirica può dare origine a risultati paradossali, distorsioni interpretative, errori o travisamenti di significato. Gli esempi sono stati scelti cercando di attingere fra quelli che non richiedono conoscenze statistiche particolarmente sofisticate; quando necessario, nel testo vengono comunque forniti gli elementi informativi indispensabili, rimandando gli approfondimenti ai manuali di statistica tramite i quali è possibile affrontare lo studio sistematico dei singoli argomenti.
Statistica e trappole. Considerazioni introduttive ad uso di (futuri) psicologi e sociologi
MICELI, Renato;TESTA, Silvia
2001-01-01
Abstract
Molti studenti si avvicinano alla statistica con timore e diffidenza; la subiscono come una disciplina estranea al loro percorso di studi e, talvolta, si difendono sostenendo, non senza una punta di orgoglio, che loro << ... di numeri non hanno mai capito niente>>. Senza pretendere di eliminare o alleviare le difficoltà insite nell'affrontare discipline formali come la statistica e la psicometria, questo testo ha soprattutto il compito di incoraggiarne lo studio. L'intento è quello di stimolare un approccio critico e consapevole alla statistica anche da parte di chi segue percorsi formativi in cui ampio spazio viene dato a discipline umanistiche, storiche o filosofiche; campi del sapere, cioè, che possono apparire molto lontani ed estranei ai numeri e alle formule. Il volume è articolato in due parti. Nella prima si fornisce una breve illustrazione del modo in cui la statistica interseca l'attività di ricerca nell'ambito delle scienze psicologiche e sociali. La seconda parte del testo è dedicata all'illustrazione di alcune curiosità o trappole, come qui vengono dette. Si tratta di alcuni semplici esempi in cui il ricorso alla statistica nell'ambito della ricerca empirica può dare origine a risultati paradossali, distorsioni interpretative, errori o travisamenti di significato. Gli esempi sono stati scelti cercando di attingere fra quelli che non richiedono conoscenze statistiche particolarmente sofisticate; quando necessario, nel testo vengono comunque forniti gli elementi informativi indispensabili, rimandando gli approfondimenti ai manuali di statistica tramite i quali è possibile affrontare lo studio sistematico dei singoli argomenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.