Lo studio è finalizzato al censimento di Geositi di carattere idrogeologico del settore regionale Collina di Torino e Monferrato. Le emergenze idriche possono presentarsi come sorgenti naturali, sgorganti direttamente dal terreno, oppure come captazioni mediante opere di presa di vario tipo, fra cui anche pozzi. Lo stato di conservazione di questi siti è molto variabile. Vi sono alcune aree d’emergenza curate e valorizzate per l’importanza terapeutica delle acque o per la bellezza del sito; buona parte di queste invece presentano un deterioramento dell’area e il depauperamento della portata attribuibile principalmente a sbancamenti o a costruzione di edifici attigui alle emergenze. Alcune sorgenti risultano addirittura non più attive. Le emergenze idriche sono impostate entro i depositi terziari della Collina di Torino e del Monferrato, aventi caratteristiche essenzialmente impermeabili o localmente permeabili per fessurazione e talvolta per carsismo. Lo studio idrochimico ha permesso di suddividere le acque campionate in tre famiglie: acque bicarbonato calciche e magnesiache, acque cloruro e solfato-calciche e acque cloruro-sodiche. Le analisi isotopiche su 18O e 2H hanno rispettivamente fornito valori medi prossimi a 8.8‰ e 61.1‰. Solo nel caso della Sorgente di S. Genesio di Castagneto Po i dati isotopici indicano che le acque sono state verosimilmente coinvolte in processi evaporativi in ambiente geotermico. La relazione fra 18O ed altitudine permette di ipotizzare per i circuiti idrici sotterranei collegati a queste emergenze (generalmente profondi e lunghi) una zona di ricarica compatibile con il Bacino Terziario Ligure-Piemontese e soprattutto con il settore Collina di Torino-Monferrato.

Idrogeologia delle sorgenti della Collina di Torino e del Monferrato

BORTOLAMI, Giancarlo;MASCIOCCO, LUCIANO
2004-01-01

Abstract

Lo studio è finalizzato al censimento di Geositi di carattere idrogeologico del settore regionale Collina di Torino e Monferrato. Le emergenze idriche possono presentarsi come sorgenti naturali, sgorganti direttamente dal terreno, oppure come captazioni mediante opere di presa di vario tipo, fra cui anche pozzi. Lo stato di conservazione di questi siti è molto variabile. Vi sono alcune aree d’emergenza curate e valorizzate per l’importanza terapeutica delle acque o per la bellezza del sito; buona parte di queste invece presentano un deterioramento dell’area e il depauperamento della portata attribuibile principalmente a sbancamenti o a costruzione di edifici attigui alle emergenze. Alcune sorgenti risultano addirittura non più attive. Le emergenze idriche sono impostate entro i depositi terziari della Collina di Torino e del Monferrato, aventi caratteristiche essenzialmente impermeabili o localmente permeabili per fessurazione e talvolta per carsismo. Lo studio idrochimico ha permesso di suddividere le acque campionate in tre famiglie: acque bicarbonato calciche e magnesiache, acque cloruro e solfato-calciche e acque cloruro-sodiche. Le analisi isotopiche su 18O e 2H hanno rispettivamente fornito valori medi prossimi a 8.8‰ e 61.1‰. Solo nel caso della Sorgente di S. Genesio di Castagneto Po i dati isotopici indicano che le acque sono state verosimilmente coinvolte in processi evaporativi in ambiente geotermico. La relazione fra 18O ed altitudine permette di ipotizzare per i circuiti idrici sotterranei collegati a queste emergenze (generalmente profondi e lunghi) una zona di ricarica compatibile con il Bacino Terziario Ligure-Piemontese e soprattutto con il settore Collina di Torino-Monferrato.
2004
3/2004
1
10
Idrogeologia; sorgenti; Collina di Torino; Monferrato; Regione Piemonte
B. SAUDINO DUGHERA; G. BORTOLAMI; L. MASCIOCCO
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/41267
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact