Il concetto di merito attraversa tutta la storia delle scienze sociali. Segna il passaggio da criteri ascrittivi a criteri acquisitivi nell’allocazione delle posizioni sociali e stabilisce un principio di giustificazione delle diseguaglianze sociali. Una massa imponente di ricerche ha dimostrato che il ruolo del merito nel determinare la posizione sociale delle persone è continuamente sfidato da meccanismi di riproduzione delle diseguaglianze sociali di tipo ascrittivo. Le carriere scolastiche continuano ad essere influenzate dall’origine sociale; il rapporto tra istruzione e posizione sociale si è indebolito nel tempo anziché aumentare; più la classe sociale di provenienza è elevata meno conta il titolo di studio nel predire la posizione sociale di destinazione. Indirizzi recenti della ricerca sociale che fanno riferimento al concetto di rete e di capitale sociale aggiungono nuovi elementi di spiegazione della persistenza di meccanismi non meritocratici nell’allocazione delle posizioni sociali. Ma i valori della meritocrazia sono sfidati non soltanto sul terreno dei processi allocativi ma anche su quello dei processi strutturali. Ammesso e non concesso che competenza e sforzo fossero davvero i criteri con cui vengono distribuite posizioni e ricompense, questo giustificherebbe l’attuale struttura delle diseguaglianze di reddito e di potere e il loro costante aumento? Articolo integrale (pdf 123 Kb) Segnala la pagina stampa

Meritocrazia. Un'altra promessa mancata della modernità

LUCIANO, Adriana
2008-01-01

Abstract

Il concetto di merito attraversa tutta la storia delle scienze sociali. Segna il passaggio da criteri ascrittivi a criteri acquisitivi nell’allocazione delle posizioni sociali e stabilisce un principio di giustificazione delle diseguaglianze sociali. Una massa imponente di ricerche ha dimostrato che il ruolo del merito nel determinare la posizione sociale delle persone è continuamente sfidato da meccanismi di riproduzione delle diseguaglianze sociali di tipo ascrittivo. Le carriere scolastiche continuano ad essere influenzate dall’origine sociale; il rapporto tra istruzione e posizione sociale si è indebolito nel tempo anziché aumentare; più la classe sociale di provenienza è elevata meno conta il titolo di studio nel predire la posizione sociale di destinazione. Indirizzi recenti della ricerca sociale che fanno riferimento al concetto di rete e di capitale sociale aggiungono nuovi elementi di spiegazione della persistenza di meccanismi non meritocratici nell’allocazione delle posizioni sociali. Ma i valori della meritocrazia sono sfidati non soltanto sul terreno dei processi allocativi ma anche su quello dei processi strutturali. Ammesso e non concesso che competenza e sforzo fossero davvero i criteri con cui vengono distribuite posizioni e ricompense, questo giustificherebbe l’attuale struttura delle diseguaglianze di reddito e di potere e il loro costante aumento? Articolo integrale (pdf 123 Kb) Segnala la pagina stampa
2008
2
120
130
diseguaglianze; merito; mobilità sociale
Adriana Luciano
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