Nella novella di Consalvo e Agata (Gli Ecatommiti, III 4), Giraldi Cinzio rappresenta un fosco mondo di passioni, dominato dalla finzione, dove svetta la stupefacente virtù di Agata. Nella vicenda, incardinata sul motivo della “morte apparente”, le frequenti risonanze della Giulietta di Luigi Da Porto – rintracciate nell’articolo – riecheggiano nelle parole e negli atteggiamenti dei personaggi giraldiani tingendosi di colori sinistri, in quanto diventano la “maschera” sotto cui agiscono gli spregevoli protagonisti maschili del racconto, suggellato da uno sconcertante “lieto fine”.

La novella di 'Consalvo' e Agata' del Giraldi Cinzio: una proposta di lettura

PELLIZZARI, PATRIZIA
2007-01-01

Abstract

Nella novella di Consalvo e Agata (Gli Ecatommiti, III 4), Giraldi Cinzio rappresenta un fosco mondo di passioni, dominato dalla finzione, dove svetta la stupefacente virtù di Agata. Nella vicenda, incardinata sul motivo della “morte apparente”, le frequenti risonanze della Giulietta di Luigi Da Porto – rintracciate nell’articolo – riecheggiano nelle parole e negli atteggiamenti dei personaggi giraldiani tingendosi di colori sinistri, in quanto diventano la “maschera” sotto cui agiscono gli spregevoli protagonisti maschili del racconto, suggellato da uno sconcertante “lieto fine”.
2007
9
47
66
http://www.cisi.unito.it/leviagravia
Letteratura italiana; novella; Giraldi Cinzio; Ecatommiti
Patrizia Pellizzari
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