Il volume è un ampio repertorio di 30000 detti proverbiali, parte raccolti attraverso le testimonianze orali nelle diverse regioni italiane e in uso ancora oggi, parte tramandati da fonti storiche e testimonianze letterarie. Due introduzioni guidano il lettore nella consultazione dell’opera. Nella prima, La formula proverbiale, di Temistocle Franceschi, si ricostruisce la storia del proverbio e si cerca di darne una definizione, che tenga conto dell’estrema variabilità del genere, distinguendo almeno in linea teorica tra detto paremiaco e detto didattico. Nella seconda, Logos, dialogo, letteratura, di Valter Boggione, si chiariscono i principi che si sono seguiti nella scelta dei materiali, le fonti impiegate, la particolare struttura del repertorio, e si sottolinea la natura di “lingua di secondo grado” propria del proverbio, che ne fa il corrispettivo, in ambito popolare, della lingua della poesia. Al Sommario delle categorie, seguono le dieci sezioni in cui è suddivisa l’opera: I. La natura, il clima, le stagioni; II. L’agricoltura e l’allevamento; III. Le età della vita; IV. L’aspetto fisico e l’indole; V. La vita quotidiana; VI. La vita di relazione; VII. La proprietà e l’economia; VIII. La società, lo stato, la religione; IX. Le virtù e i vizi, le qualità e i difetti; X. Le gioie e le miserie della vita, il destino. I proverbi sono dunque organizzati su base tematica, con una struttura ad albero che ne chiarisce l’affinità sempre maggiore sul piano semantico e, ai rami inferiori, anche su quello delle immagini impiegate e della formulazione linguistica. Ciò consente di evitare definizioni ridondanti, che sono presenti a livello di singolo proverbio soltanto allorché la collocazione non è sufficiente a chiarirne il significato al lettore; quando possibile, il proverbio è accompagnato da un’essenziale serie di attestazioni nelle opere letterarie e nei repertori paremiologici. Completa l’opera un Indice alfabetico dei lemmi che compaiono nei proverbi, a cura di Clara Allasia e Silvano Laboranti.
Dizionario dei proverbi. I proverbi italiani organizzati per temi. 30.000 detti raccolti nelle regioni italiane e tramandati dalle fonti letterarie
BOGGIONE, Valter;MASSOBRIO, Lorenzo
2007-01-01
Abstract
Il volume è un ampio repertorio di 30000 detti proverbiali, parte raccolti attraverso le testimonianze orali nelle diverse regioni italiane e in uso ancora oggi, parte tramandati da fonti storiche e testimonianze letterarie. Due introduzioni guidano il lettore nella consultazione dell’opera. Nella prima, La formula proverbiale, di Temistocle Franceschi, si ricostruisce la storia del proverbio e si cerca di darne una definizione, che tenga conto dell’estrema variabilità del genere, distinguendo almeno in linea teorica tra detto paremiaco e detto didattico. Nella seconda, Logos, dialogo, letteratura, di Valter Boggione, si chiariscono i principi che si sono seguiti nella scelta dei materiali, le fonti impiegate, la particolare struttura del repertorio, e si sottolinea la natura di “lingua di secondo grado” propria del proverbio, che ne fa il corrispettivo, in ambito popolare, della lingua della poesia. Al Sommario delle categorie, seguono le dieci sezioni in cui è suddivisa l’opera: I. La natura, il clima, le stagioni; II. L’agricoltura e l’allevamento; III. Le età della vita; IV. L’aspetto fisico e l’indole; V. La vita quotidiana; VI. La vita di relazione; VII. La proprietà e l’economia; VIII. La società, lo stato, la religione; IX. Le virtù e i vizi, le qualità e i difetti; X. Le gioie e le miserie della vita, il destino. I proverbi sono dunque organizzati su base tematica, con una struttura ad albero che ne chiarisce l’affinità sempre maggiore sul piano semantico e, ai rami inferiori, anche su quello delle immagini impiegate e della formulazione linguistica. Ciò consente di evitare definizioni ridondanti, che sono presenti a livello di singolo proverbio soltanto allorché la collocazione non è sufficiente a chiarirne il significato al lettore; quando possibile, il proverbio è accompagnato da un’essenziale serie di attestazioni nelle opere letterarie e nei repertori paremiologici. Completa l’opera un Indice alfabetico dei lemmi che compaiono nei proverbi, a cura di Clara Allasia e Silvano Laboranti.
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