Tributi. Costituzionalmente legittima la ritenuta alla fonte a titolo di imposta sugli interessi bancari delle municipalizzate (Corte Cost., ordinanza del 19 dicembre 2006, n. 428)

Anche nel regime antecedente l’interpretazione autentica di cui all’art. 14 l. 18 febbraio 1999 era da ritenersi che gli interessi su depositi bancari delle municipalizzate fossero assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo di imposta. La Corte Costituzionale ha ritenuto infatti manifestamente infondata la questione di legittimità costituazionale di tale ultima norma. La Corte si fonda sul fatto che l’art. 88 del Tuir, che prevede che non sono soggetti all’imposta gli enti pubblici, compresi i comuni, non prevederebbe una esclusione dalle imposte sui redditi, bensì una esenzione e già la legge previgente prevedeva l’assoggettamento a ritenuta per gli interessi dei soggetti esenti da imposte sui redditi. La norma di interpretazione autentica attribuisce pertanto alla legge previgente (art. 26 d.p.r. 23 settembre 1973 n. 600) uno dei significati plausibili e non vi è lesione dei principi costituzionali in materia di retroattività della legge tributaria.