Una scrittura indecifrabile non esclude un contenuto minimo che si offre alla comprensione: quel che vi si comprende, infatti, è il suo essere una scrittura, ovvero qualcosa che chiede di essere inteso e che come tale è traccia di un’esistenza, nel senso heideggeriano del termine (per cui essa coincide con la capacità di produrre senso). Così intesa la scrittura appare come un diagramma, al pari dell’ideografia fregeana, da una parte, e del sogno, per la psicoanalisi, dall’altra. Questa forma di “comprensione radicale” è paragonata in conclusione alla situazione esistenziale dell’angoscia, nel senso analizzato da Heidegger: una situazione in cui ogni significato è annullato e in cui la comprensione ha come suo contenuto minimo la sua condizione formale di possibilità, ovvero l’esistenza.
Indecifrabilità e comprensione radicale
CHIURAZZI, Gaetano
2009-01-01
Abstract
Una scrittura indecifrabile non esclude un contenuto minimo che si offre alla comprensione: quel che vi si comprende, infatti, è il suo essere una scrittura, ovvero qualcosa che chiede di essere inteso e che come tale è traccia di un’esistenza, nel senso heideggeriano del termine (per cui essa coincide con la capacità di produrre senso). Così intesa la scrittura appare come un diagramma, al pari dell’ideografia fregeana, da una parte, e del sogno, per la psicoanalisi, dall’altra. Questa forma di “comprensione radicale” è paragonata in conclusione alla situazione esistenziale dell’angoscia, nel senso analizzato da Heidegger: una situazione in cui ogni significato è annullato e in cui la comprensione ha come suo contenuto minimo la sua condizione formale di possibilità, ovvero l’esistenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.