Nel tentativo di una definizione rigorosa ed empiricamente rilevante, vengono tenuti ben distinti: a) l’eventuale spesa a carico del settore pubblico per offrire ai consociati i servizi, nelle quantità e qualità oggi di fatto forniti; b) le spese che a regime dovrebbero sostenere le Autonomie locali in funzione della qualità e quantità di servizi che esse decideranno di offrire alla collettività; c) il costo di ‘transizione’ conseguente al passaggio dall’attuale assetto istituzionale-organizzativo a quello previsto in un sistema di federalismo. Respinta come indebita semplificazione la mera ripartizione territoriale della spesa totale complessivamente predeterminata, si cerca di stimare sia la riduzione di spesa a carico dello stato (ammontare delle risorse così ‘liberate’), sia l’aumento del carico tributario per le autonomie locali. Rifiutata poi l’assunzione paternalistica (con conseguente irrilevanza delle preferenze collettive, dato che lo stato per definizione conosce meglio dei cittadini i loro bisogni), l’analisi si concentra sui meccanismi per riconciliare preferenze dei cittadini e scelte collettive. Poiché l’attuazione del federalismo implica necessariamente la differenziazione qualitativa e quantitativa dei servizi (e dei relativi costi). si pone il delicato problema della mediazione tra esigenza di differenziazioni territoriali (conseguenti a scelte consapevoli dei beneficiari-contribuenti) e principio di solidarietà. A tal fine, si propone la creazione di un fondo di solidarietà, per ciascuna delle principali funzioni dell’intervento pubblico, consistente in due parti: una automatica ed obbligatoria (secondo una formula predeterminata), e l’altra discrezionale risultante da decisione politica. Da questo fondo, le Autonomie locali potrebbero ‘prelevare’ un dato ammontare di risorse, correlato a livelli accettabili dei diversi servizi, mentre risorse addizionali potrebbero venire decise a livello politico nell’ottica della perequazione frutto di solidarietà nazionale.

Federalismo e costi: contraddizioni di un approccio

CARAMELLI, Vincenzino
2005-01-01

Abstract

Nel tentativo di una definizione rigorosa ed empiricamente rilevante, vengono tenuti ben distinti: a) l’eventuale spesa a carico del settore pubblico per offrire ai consociati i servizi, nelle quantità e qualità oggi di fatto forniti; b) le spese che a regime dovrebbero sostenere le Autonomie locali in funzione della qualità e quantità di servizi che esse decideranno di offrire alla collettività; c) il costo di ‘transizione’ conseguente al passaggio dall’attuale assetto istituzionale-organizzativo a quello previsto in un sistema di federalismo. Respinta come indebita semplificazione la mera ripartizione territoriale della spesa totale complessivamente predeterminata, si cerca di stimare sia la riduzione di spesa a carico dello stato (ammontare delle risorse così ‘liberate’), sia l’aumento del carico tributario per le autonomie locali. Rifiutata poi l’assunzione paternalistica (con conseguente irrilevanza delle preferenze collettive, dato che lo stato per definizione conosce meglio dei cittadini i loro bisogni), l’analisi si concentra sui meccanismi per riconciliare preferenze dei cittadini e scelte collettive. Poiché l’attuazione del federalismo implica necessariamente la differenziazione qualitativa e quantitativa dei servizi (e dei relativi costi). si pone il delicato problema della mediazione tra esigenza di differenziazioni territoriali (conseguenti a scelte consapevoli dei beneficiari-contribuenti) e principio di solidarietà. A tal fine, si propone la creazione di un fondo di solidarietà, per ciascuna delle principali funzioni dell’intervento pubblico, consistente in due parti: una automatica ed obbligatoria (secondo una formula predeterminata), e l’altra discrezionale risultante da decisione politica. Da questo fondo, le Autonomie locali potrebbero ‘prelevare’ un dato ammontare di risorse, correlato a livelli accettabili dei diversi servizi, mentre risorse addizionali potrebbero venire decise a livello politico nell’ottica della perequazione frutto di solidarietà nazionale.
2005
Verso un nuovo federalismo fiscale
Giuffré
121
132
881411594X
V. CARAMELLI
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