Per rimediare ai problemi dell’università italiana si è di recente proposto di incentivare le concorrenza tra le istituzioni universitarie: a tal fine taluno invoca l’abolizione del valore legale dei titoli di studio, dimenticando tuttavia come detto valore emerga soltanto, e come mero requisito di ammissione, in occasione di esami di stato e concorsi pubblici. Contemporaneamente si è cercato di introdurre e promuovere i finanziamenti privati, anche mediante la trasformazione delle università in fondazioni di diritto privato, oltre a incentivare una distribuzione meritocratica dei fondi pubblici. Le riforme infine intervengono sul reclutamento di professori e ricercatori, riducendo il turn over con i pensionamenti e (re)introducendo i concorsi nazionali.
La réforme de l’université: le pour et le contre
GAGLIARDI, Barbara Sara Alessandra
2009-01-01
Abstract
Per rimediare ai problemi dell’università italiana si è di recente proposto di incentivare le concorrenza tra le istituzioni universitarie: a tal fine taluno invoca l’abolizione del valore legale dei titoli di studio, dimenticando tuttavia come detto valore emerga soltanto, e come mero requisito di ammissione, in occasione di esami di stato e concorsi pubblici. Contemporaneamente si è cercato di introdurre e promuovere i finanziamenti privati, anche mediante la trasformazione delle università in fondazioni di diritto privato, oltre a incentivare una distribuzione meritocratica dei fondi pubblici. Le riforme infine intervengono sul reclutamento di professori e ricercatori, riducendo il turn over con i pensionamenti e (re)introducendo i concorsi nazionali.File | Dimensione | Formato | |
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