Effetti collaterali di trattamenti endoterapici su legno d’ippocastano

Negli ultimi anni si è assistito ad un importante ritorno delle applicazioni endoterapiche, già sperimentate negli anni 70 principalmente contro le tracheomicosi, per cercare di contrastare la diffusione di Cameraria ohridella. Tuttavia rimangono ancora pochi gli studi effettuati per valutare gli effetti secondari delle iniezioni endoterapiche ed, in tal senso, non può ritenersi esaustiva la valutazione della risposta fisiologica della pianta solo in termini di cicatrizzazione o meno del foro d’iniezione. Scopo del presente lavoro è quello di studiare gli effetti secondari (rischio d’introduzione di organismi potenzialmente patogeni, occlusione dei vasi, manifestazioni di processi cariogeni) dell’applicazione di diversi principi attivi, con differenti tecniche d’applicazione endoterapica, su legno d’ippocastano.