Nell’avvalerci delle applicazioni più avanzate della tecnologia al fine di accrescere le nostre capacità al di là dei limiti tradizionali, siamo tutti transumani, vale a dire esseri in transito verso una nuova condizione umana. Lo affermano filosofie transumaniste e postumaniste, i cui gruppi di orientamento disseminati per il mondo prospettano il superamento dei limiti biologici, neurologici e psicologici umani come desiderabile, oltre che possibile, appunto mediante un uso creativo di scienza e tecnologia. Fuori di esoterismo, l’asserzione coglie dell’epoca in cui viviamo il moltiplicarsi di pratiche di intervento sul corpo umano, variamente finalizzate all’estensione e al potenziamento delle sue possibilità. Di alcune di esse si occupa il testo, proponendo di considerarle forme inedite quanto paradigmatiche del lavoro che la cultura svolge da sempre sui confini temporali e spaziali dell’essere e da cui ha storicamente preso forma l’organizzazione delle società conosciute. Come in generale quel lavoro, tali pratiche di intervento sul corpo umano possono essere considerate espedienti per far fronte ai limiti e alla fragilità della condizione umana, di cui la mortalità costituisce la cifra.
Corpi fragili. Tecnologie d'immortalità e condizione umana
BORGNA, Paola
2009-01-01
Abstract
Nell’avvalerci delle applicazioni più avanzate della tecnologia al fine di accrescere le nostre capacità al di là dei limiti tradizionali, siamo tutti transumani, vale a dire esseri in transito verso una nuova condizione umana. Lo affermano filosofie transumaniste e postumaniste, i cui gruppi di orientamento disseminati per il mondo prospettano il superamento dei limiti biologici, neurologici e psicologici umani come desiderabile, oltre che possibile, appunto mediante un uso creativo di scienza e tecnologia. Fuori di esoterismo, l’asserzione coglie dell’epoca in cui viviamo il moltiplicarsi di pratiche di intervento sul corpo umano, variamente finalizzate all’estensione e al potenziamento delle sue possibilità. Di alcune di esse si occupa il testo, proponendo di considerarle forme inedite quanto paradigmatiche del lavoro che la cultura svolge da sempre sui confini temporali e spaziali dell’essere e da cui ha storicamente preso forma l’organizzazione delle società conosciute. Come in generale quel lavoro, tali pratiche di intervento sul corpo umano possono essere considerate espedienti per far fronte ai limiti e alla fragilità della condizione umana, di cui la mortalità costituisce la cifra.File | Dimensione | Formato | |
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