I bambini che vivono in contesti deprivati, sia nei Paesi in via di sviluppo sia in Occidente, sono sottoposti a fattori di rischio, che hanno un’incidenza grave sul loro sviluppo cognitivo ed affettivo e di conseguenza anche sulla loro possibilità di riuscita scolastica. D’altra parte promuovere il successo scolastico dei soggetti più in difficoltà è la condizione indispensabile per favorirne la piena integrazione sociale e il benessere personale, come ha recentemente ribadito l’appello mondiale del BICE per una nuova mobilitazione a sostegno dei diritti dell’infanzia (8 giugno 2009). Il presente contributo illustra dunque innanzitutto una sintesi degli studi internazionali relativi ai fattori di rischio che intaccano il normale sviluppo cognitivo (l’astrazione, la memoria di lavoro, la sequenzializzazione, l’attenzione…), linguistico (D.C. Castro et al., 2002), motivazionale e dell’autoregolazione dei soggetti che vivono nei Paesi in via di sviluppo. Si tratta principalmente della malnutrizione, delle carenti condizioni socio-sanitarie (A. Omoy et al, 2007) e della deprivazione socio-culturale (D. Ambrose, 2003; C.D. Stock, P.A. Fisher, 2006; D. Aisenberg, T. Herrenkohl, 2008). Il contributo presenta in seguito i fattori di rischio tipici dei minori deprivati che vivono invece nei contesti occidentali. Si tratta principalmente di minori che appartengono a famiglie destrutturate, incapaci di esercitare la responsabilità educativa e/o vittime di dipendenze multiple. Un’attenzione particolare viene attribuita nel contributo ai minori immigrati (E. Trueba, 2004). Il contributo presenta poi i fattori protettivi che favoriscono la resilienza di tali bambini (M. Ungar et al., 2005). Viene dunque illustrato un programma di potenziamento cognitivo e motivazionale, volto a promuovere la resilienza dei bambini che vivono in contesti deprivati nel Nord e nel Sud del mondo, con i dovuti adattamenti. Si tratta del Progetto Fenix, pianificato e sperimentato dalle due autrici in diversi contesti. Il training prevede l’utilizzo di una programmazione sistematica di software free online, appositamente selezionati e ordinati in modo da stimolare i diversi processi cognitivi (secondo il modello cognitivo di J.P. Guilford, aggiornato dalle indicazioni di C.S. Anderson e D.R. Krathwohl, 2001) direttamente sui contenuti scolastici fondamentali di lingua e matematica, secondo la teoria dell’impregnazione. Il contributo rende conto degli esiti della sperimentazione dello stesso in Brasile (a.s. 2008) su un campione di 61 studenti della scuola di base e in Italia (as. 2008-09) su un campione di 55 alunni (circa il 10% del campione di 507 alunni su cui è stato realizzato lo screening iniziale).
Il potenziamento cognitivo e motivazionale dei bambini con difficoltà
COGGI, Cristina;RICCHIARDI, Paola
2010-01-01
Abstract
I bambini che vivono in contesti deprivati, sia nei Paesi in via di sviluppo sia in Occidente, sono sottoposti a fattori di rischio, che hanno un’incidenza grave sul loro sviluppo cognitivo ed affettivo e di conseguenza anche sulla loro possibilità di riuscita scolastica. D’altra parte promuovere il successo scolastico dei soggetti più in difficoltà è la condizione indispensabile per favorirne la piena integrazione sociale e il benessere personale, come ha recentemente ribadito l’appello mondiale del BICE per una nuova mobilitazione a sostegno dei diritti dell’infanzia (8 giugno 2009). Il presente contributo illustra dunque innanzitutto una sintesi degli studi internazionali relativi ai fattori di rischio che intaccano il normale sviluppo cognitivo (l’astrazione, la memoria di lavoro, la sequenzializzazione, l’attenzione…), linguistico (D.C. Castro et al., 2002), motivazionale e dell’autoregolazione dei soggetti che vivono nei Paesi in via di sviluppo. Si tratta principalmente della malnutrizione, delle carenti condizioni socio-sanitarie (A. Omoy et al, 2007) e della deprivazione socio-culturale (D. Ambrose, 2003; C.D. Stock, P.A. Fisher, 2006; D. Aisenberg, T. Herrenkohl, 2008). Il contributo presenta in seguito i fattori di rischio tipici dei minori deprivati che vivono invece nei contesti occidentali. Si tratta principalmente di minori che appartengono a famiglie destrutturate, incapaci di esercitare la responsabilità educativa e/o vittime di dipendenze multiple. Un’attenzione particolare viene attribuita nel contributo ai minori immigrati (E. Trueba, 2004). Il contributo presenta poi i fattori protettivi che favoriscono la resilienza di tali bambini (M. Ungar et al., 2005). Viene dunque illustrato un programma di potenziamento cognitivo e motivazionale, volto a promuovere la resilienza dei bambini che vivono in contesti deprivati nel Nord e nel Sud del mondo, con i dovuti adattamenti. Si tratta del Progetto Fenix, pianificato e sperimentato dalle due autrici in diversi contesti. Il training prevede l’utilizzo di una programmazione sistematica di software free online, appositamente selezionati e ordinati in modo da stimolare i diversi processi cognitivi (secondo il modello cognitivo di J.P. Guilford, aggiornato dalle indicazioni di C.S. Anderson e D.R. Krathwohl, 2001) direttamente sui contenuti scolastici fondamentali di lingua e matematica, secondo la teoria dell’impregnazione. Il contributo rende conto degli esiti della sperimentazione dello stesso in Brasile (a.s. 2008) su un campione di 61 studenti della scuola di base e in Italia (as. 2008-09) su un campione di 55 alunni (circa il 10% del campione di 507 alunni su cui è stato realizzato lo screening iniziale).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.