L'A. cerca di precisare la portata dell'eccezione relativa alla buona fede contenuta nell'editto provinciale emanato da Cicerone nel 51 a.C. per la Cilicia e tratta, a suo dire, dall'editto asiatico di Q. Mucio Scevola (Cic. ad Att. 6.1.15). E' verosimile che essa potesse intervenire se la volontà negoziale era stata viziata da dolo o violenza morale, così come se successivamente al negozio fosse intervenuto un patto a favore del convenuto, ma anche se un negozio astratto fosse stato compiuto per causa illecita o si fosse rivelato privo di causa. Non sarebbe invece stata sufficiente ad abbracciare tutti i casi poi coperti dall'eccezione di dolo generale o presente.

Brevi note sull'"eccezione" muciana di buona fede

GORIA, Fausto
2009-01-01

Abstract

L'A. cerca di precisare la portata dell'eccezione relativa alla buona fede contenuta nell'editto provinciale emanato da Cicerone nel 51 a.C. per la Cilicia e tratta, a suo dire, dall'editto asiatico di Q. Mucio Scevola (Cic. ad Att. 6.1.15). E' verosimile che essa potesse intervenire se la volontà negoziale era stata viziata da dolo o violenza morale, così come se successivamente al negozio fosse intervenuto un patto a favore del convenuto, ma anche se un negozio astratto fosse stato compiuto per causa illecita o si fosse rivelato privo di causa. Non sarebbe invece stata sufficiente ad abbracciare tutti i casi poi coperti dall'eccezione di dolo generale o presente.
2009
Fides Humanitas Ius - 9 maggio 2007
Editoriale Scientifica
9
113
121
9788863421088
Diritto romano; Eccezioni; Buona fede
Fausto Goria
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