Il presente studio tratta delle traduzioni di prosa romena del XX secolo. Il titolo romeno rappresenta un gioco di parole tra il senso di ‘fortuna letteraria’ di un autore o di un’opera della parola italiana fortuna e il termine romeno omoradicale furtună ‘tempesta, fortunale’, basato sulla constatazione che in seguito ai fortunosi avvenimenti della Seconda Guerra mondiale e a causa delle conseguenze di questi, insieme alla «tempesta» bellica si placa anche la «fortuna» della letteratura romena in Italia, dopo il periodo di relativa fioritura degli anni ’30 ’30, nata e sostenuta – tramite la pubblicazione di traduzioni e studi, la fondazione di istituti e riviste specializzati ecc. – sull’onda del comune orientamento politico. Nella prima parte, l’autore commenta brevemente la bibliografia delle traduzioni esistenti, suddivise per epoca, genere e/o corrente letteraria in cui possono essere inquadrate le opere tradotte, adottando come «guida» il canone corrente della letteratura romena. Sono presentate in ordine le traduzioni di letteratura popolare, medievale, premoderna e del periodo a cavallo tra Otto e Novecento, seguite dai volumi datanti tra le due guerre e infine la letteratura del secondo Novecento. Nella seconda parte, per cercare di capire quale prosa romena sia effettivamente conosciuta in Italia tramite le traduzioni presentante nella prima parte dello studio, l’autore ne fa un bilancio per decenni, mettendo in evidenza tanto le differenze tra il periodo precedente e quello successivo alla Guerra – e, all’interno di quest’ultimo, tra l’epoca totalitaria e quella seguente gli avvenimenti del dicembre 1989 – quanto le variazioni di ordine qualitativo e quantitativo, le preferenze dei traduttori per generi diversi in epoche diverse ecc., proponendo nello stesso tempo delle possibili spiegazioni atte a rendere conto sia di tali differenze sia delle macroscopiche lacune constate nel panorama tratteggiato. Completano il quadro alcune considerazioni relative ad una certa «mancanza di successo» della letteratura romena presso il pubblico italiano e ad alcuni aspetti delle traduzioni italiane di letteratura romena in generale (sporadicità, mancanza di un «progetto», la dubbiosa e dannosa "professionalità" dei «traduttori» improvvisati, l’appoggio inadeguato accordato dalle autorità romene ai professionisti e ai sostenitori della cultura romena in Italia ecc.).

Liniştea de după „fortună”: o scurtă istorie a traducerilor din proza română în limba italiană în secolul al XX-lea

MERLO, Roberto
2006-01-01

Abstract

Il presente studio tratta delle traduzioni di prosa romena del XX secolo. Il titolo romeno rappresenta un gioco di parole tra il senso di ‘fortuna letteraria’ di un autore o di un’opera della parola italiana fortuna e il termine romeno omoradicale furtună ‘tempesta, fortunale’, basato sulla constatazione che in seguito ai fortunosi avvenimenti della Seconda Guerra mondiale e a causa delle conseguenze di questi, insieme alla «tempesta» bellica si placa anche la «fortuna» della letteratura romena in Italia, dopo il periodo di relativa fioritura degli anni ’30 ’30, nata e sostenuta – tramite la pubblicazione di traduzioni e studi, la fondazione di istituti e riviste specializzati ecc. – sull’onda del comune orientamento politico. Nella prima parte, l’autore commenta brevemente la bibliografia delle traduzioni esistenti, suddivise per epoca, genere e/o corrente letteraria in cui possono essere inquadrate le opere tradotte, adottando come «guida» il canone corrente della letteratura romena. Sono presentate in ordine le traduzioni di letteratura popolare, medievale, premoderna e del periodo a cavallo tra Otto e Novecento, seguite dai volumi datanti tra le due guerre e infine la letteratura del secondo Novecento. Nella seconda parte, per cercare di capire quale prosa romena sia effettivamente conosciuta in Italia tramite le traduzioni presentante nella prima parte dello studio, l’autore ne fa un bilancio per decenni, mettendo in evidenza tanto le differenze tra il periodo precedente e quello successivo alla Guerra – e, all’interno di quest’ultimo, tra l’epoca totalitaria e quella seguente gli avvenimenti del dicembre 1989 – quanto le variazioni di ordine qualitativo e quantitativo, le preferenze dei traduttori per generi diversi in epoche diverse ecc., proponendo nello stesso tempo delle possibili spiegazioni atte a rendere conto sia di tali differenze sia delle macroscopiche lacune constate nel panorama tratteggiato. Completano il quadro alcune considerazioni relative ad una certa «mancanza di successo» della letteratura romena presso il pubblico italiano e ad alcuni aspetti delle traduzioni italiane di letteratura romena in generale (sporadicità, mancanza di un «progetto», la dubbiosa e dannosa "professionalità" dei «traduttori» improvvisati, l’appoggio inadeguato accordato dalle autorità romene ai professionisti e ai sostenitori della cultura romena in Italia ecc.).
2006
Comunicare interculturală şi integrare europeană
ALFA
169
226
9789738953079
letteratura romena; traduzioni; traduzioni di letteratura romena; narrativa; prosa; letteratura del XX secolo
Roberto Merlo
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