E’ sottoposta ad un esame critico la teorica assai diffusa in dottrina, per cui il significato tecnico giuridico dell’uso del termine ‘rescindere’ avrebbe subìto già in età tardoclassica, e soprattutto nei tempi di Diocleziano, una metamorfosi, venendo ad indicare la dichiarazione di nullità, e ciò sarebbe più evidente in materia di sentenze giudiziarie. Sulla base di molteplici brani delle fonti romane e della loro interpretazione, la teorica in parola è smentita. Si sostiene l’assenza di alcun indizio, nelle fonti, del preteso mutamento di significato. Una particolare attenzione è prestata agli aspetti linguistico giuridici del problema e alla terminologia giuridica.
La rescissio delle sentenze giudiziarie in diritto romano: Intorno ad una teoria della nullità
TUZOV, Daniil
2011-01-01
Abstract
E’ sottoposta ad un esame critico la teorica assai diffusa in dottrina, per cui il significato tecnico giuridico dell’uso del termine ‘rescindere’ avrebbe subìto già in età tardoclassica, e soprattutto nei tempi di Diocleziano, una metamorfosi, venendo ad indicare la dichiarazione di nullità, e ciò sarebbe più evidente in materia di sentenze giudiziarie. Sulla base di molteplici brani delle fonti romane e della loro interpretazione, la teorica in parola è smentita. Si sostiene l’assenza di alcun indizio, nelle fonti, del preteso mutamento di significato. Una particolare attenzione è prestata agli aspetti linguistico giuridici del problema e alla terminologia giuridica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.