“Dalla scuola al campo, dal campo all’Accademia, dall’Accademia al Santuario”. Con queste parole Enrico d’Ovidio delineava in pochi tratti tutta la vita di Francesco Faà di Bruno, una delle figure più ricche e poliedriche dell’Ottocento italiano: matematico, militare e sacerdote, la cui opera multiforme, scientifica e caritativa, si dipana lungo tutto l’arco del Risorgimento e ne riflette gli entusiasmi e le tensioni. Numerosi libri e saggi che ne hanno ricostruito la biografia, ma l’opera scientifica e l’impegno didattico sono sempre rimasti un poco in ombra rispetto all’attività religiosa, sociale e caritativa. Scienza e impegno religioso sociale sono i due poli attorno a cui ruota tutta la sua esistenza in un’integrazione tanto profonda da assumere valore esemplare, pertanto solo un affresco il più possibile completo e articolato che tenga conto anche della sua multiforme attività scientifica (matematico, astronomo, cartografo, ingegnere, inventore, meteorologo) e del suo insegnamento presso l’Ateneo torinese può rendere conto del ruolo svolto da Faà di Bruno nel contesto italiano e internazionale. La figura che emerge è quella di un uomo che, pur condividendo fortemente gli ideali risorgimentali di tanti altri scienziati italiani, ha una forte visione sovranazionale della scienza. La sua internazionalità si coniuga però con la consapevolezza, più che mai attuale, dell’importanza della divulgazione scientifica sia a livello accademico, come diffusione delle ricerche internazionali più avanzate, sia a livello sociale come mezzo per educare il popolo. Un’internazionalità dunque non disgiunta da un forte legame con l’ambiente natale che rende Faà di Bruno un esempio felice di del piemontese che, pur facendo tesoro di tutto quanto ha visto e appreso, “non si muove” nel senso che rimane legato alla sua terra e alle sue radici.

Un matematico anomalo: Francesco Faà di Bruno

GIACARDI, Livia Maria
2004-01-01

Abstract

“Dalla scuola al campo, dal campo all’Accademia, dall’Accademia al Santuario”. Con queste parole Enrico d’Ovidio delineava in pochi tratti tutta la vita di Francesco Faà di Bruno, una delle figure più ricche e poliedriche dell’Ottocento italiano: matematico, militare e sacerdote, la cui opera multiforme, scientifica e caritativa, si dipana lungo tutto l’arco del Risorgimento e ne riflette gli entusiasmi e le tensioni. Numerosi libri e saggi che ne hanno ricostruito la biografia, ma l’opera scientifica e l’impegno didattico sono sempre rimasti un poco in ombra rispetto all’attività religiosa, sociale e caritativa. Scienza e impegno religioso sociale sono i due poli attorno a cui ruota tutta la sua esistenza in un’integrazione tanto profonda da assumere valore esemplare, pertanto solo un affresco il più possibile completo e articolato che tenga conto anche della sua multiforme attività scientifica (matematico, astronomo, cartografo, ingegnere, inventore, meteorologo) e del suo insegnamento presso l’Ateneo torinese può rendere conto del ruolo svolto da Faà di Bruno nel contesto italiano e internazionale. La figura che emerge è quella di un uomo che, pur condividendo fortemente gli ideali risorgimentali di tanti altri scienziati italiani, ha una forte visione sovranazionale della scienza. La sua internazionalità si coniuga però con la consapevolezza, più che mai attuale, dell’importanza della divulgazione scientifica sia a livello accademico, come diffusione delle ricerche internazionali più avanzate, sia a livello sociale come mezzo per educare il popolo. Un’internazionalità dunque non disgiunta da un forte legame con l’ambiente natale che rende Faà di Bruno un esempio felice di del piemontese che, pur facendo tesoro di tutto quanto ha visto e appreso, “non si muove” nel senso che rimane legato alla sua terra e alle sue radici.
2004
KOS
227/228
34
41
http://www.dm.unito.it/collanacdrom/bruno/index.html
Francesco Faà di Bruno; matematici risorgimentali; scienza in Piemonte; scienza e fede
L. Giacardi
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/75404
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact