Ciò che ha spinto il CeSPeC ad intraprendere un progetto sperimentale di ricerca e formazione privilegiando la prospettiva pedagogica della Philosophy for Children (P4C) elaborata a partire dagli anni Settanta del secolo scorso da Matthew Lipman si spiega con il fatto che le motivazioni di fondo, i presupposti teorici e le finalità complessive di tale esperienza sembrano tuttora validi e attuali. Questioni di vitale importanza per il convivere democratico, quali l'educazione alla libertà civile e alla partecipazione responsabile, la formazione al dialogo pluralistico, la realizzazione di una convivenza civile impostata su procedure condivise e sul confronto ragionevole, sembrano infatti ben lungi dall'essere state nel complesso affrontate e risolte una volta per tutte, né forse ciò è possibile, richiedendo tali aspetti di essere continuamente rivisitati e rivisti. Sembra, poi, che l'avvento della globalizzazione, unitamente alle sue conseguenze politiche e socio-culturali, abbia complicato ulteriormente le cose, evidenziando come davvero il nostro si presenti come un mondo "complesso". Dinanzi a simili scenari, era doveroso che chi si occupa di filosofia avvertisse l'esigenza di interrogarsi sul possibile contributo della propria disciplina alle sfide contemporanee, curioso di scoprire se quest'ultima possa in qualche modo, e in virtù della propria specificità, contribuire alla risoluzione di tali questioni. Questo pare essere, in effetti, lo stesso interrogativo da cui si avviò anche la riflessione di Lipman. Ciò che si vorrebbe tentare in questo specifico contributo al progetto "Pensiero in formazione" è, a partire da un confronto con Lipman, lo studio in chiave etico-pubblica e di etica della responsabilità di alcuni aspetti del suo pensiero relativi al concetto di "Comunità di ricerca". Si ritiene infatti che da tale concetto possano svilupparsi riflessioni decisive sia per un'estensione e applicazione extrascolastiche del medesimo concetto, sia per evidenziarne la fecondità relativamente allo sviluppo di un'etica individuale e pubblica improntate alla responsabilità.
Comunità di ricerca ed etica della responsabilità
FRANZINI TIBALDEO, ROBERTO
2010-01-01
Abstract
Ciò che ha spinto il CeSPeC ad intraprendere un progetto sperimentale di ricerca e formazione privilegiando la prospettiva pedagogica della Philosophy for Children (P4C) elaborata a partire dagli anni Settanta del secolo scorso da Matthew Lipman si spiega con il fatto che le motivazioni di fondo, i presupposti teorici e le finalità complessive di tale esperienza sembrano tuttora validi e attuali. Questioni di vitale importanza per il convivere democratico, quali l'educazione alla libertà civile e alla partecipazione responsabile, la formazione al dialogo pluralistico, la realizzazione di una convivenza civile impostata su procedure condivise e sul confronto ragionevole, sembrano infatti ben lungi dall'essere state nel complesso affrontate e risolte una volta per tutte, né forse ciò è possibile, richiedendo tali aspetti di essere continuamente rivisitati e rivisti. Sembra, poi, che l'avvento della globalizzazione, unitamente alle sue conseguenze politiche e socio-culturali, abbia complicato ulteriormente le cose, evidenziando come davvero il nostro si presenti come un mondo "complesso". Dinanzi a simili scenari, era doveroso che chi si occupa di filosofia avvertisse l'esigenza di interrogarsi sul possibile contributo della propria disciplina alle sfide contemporanee, curioso di scoprire se quest'ultima possa in qualche modo, e in virtù della propria specificità, contribuire alla risoluzione di tali questioni. Questo pare essere, in effetti, lo stesso interrogativo da cui si avviò anche la riflessione di Lipman. Ciò che si vorrebbe tentare in questo specifico contributo al progetto "Pensiero in formazione" è, a partire da un confronto con Lipman, lo studio in chiave etico-pubblica e di etica della responsabilità di alcuni aspetti del suo pensiero relativi al concetto di "Comunità di ricerca". Si ritiene infatti che da tale concetto possano svilupparsi riflessioni decisive sia per un'estensione e applicazione extrascolastiche del medesimo concetto, sia per evidenziarne la fecondità relativamente allo sviluppo di un'etica individuale e pubblica improntate alla responsabilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.