Francesco Faà di Bruno è una delle figure più ricche e poliedriche dell’Ottocento italiano, matematico, militare e sacerdote. Un matematico anomalo, dunque, la cui opera multiforme si dipana lungo tutto l’arco del Risorgimento in una Torino all’avanguardia nella ricerca scientifica e incredibilmente ricca di iniziative religioso-sociali e ne riflette gli entusiasmi e le tensioni. Il Saggio ricostruisce sulla base di un'ampia documentazione inedita, l'apprendistato scientifico di Faà di Bruno durante i due soggiorni parigini, la maturazione e la successiva attuazione del suo programma scientifico da un lato, e di quello sociale-caritativo dall'altro. In particolare si illustrano le varie direzioni in cui si esplicò il suo progetto scientifico e didattico: svecchiamento dell’insegnamento universitario torinese con l’introduzione di nuove materie di studio (teoria dell’eliminazione, teoria dei determinanti, gli invarianti, le funzioni di variabile complessa, le funzioni ellittiche), divulgazione, attraverso la redazione di trattati, dei risultati della ricerca internazionale più avanzata, collegamento della ricerca italiana con quella europea e "volgarizzazione della scienza" per il popolo.
Gli anni della formazione e l'insegnamento universitario di Francesco Faà di Bruno
GIACARDI, Livia Maria
2004-01-01
Abstract
Francesco Faà di Bruno è una delle figure più ricche e poliedriche dell’Ottocento italiano, matematico, militare e sacerdote. Un matematico anomalo, dunque, la cui opera multiforme si dipana lungo tutto l’arco del Risorgimento in una Torino all’avanguardia nella ricerca scientifica e incredibilmente ricca di iniziative religioso-sociali e ne riflette gli entusiasmi e le tensioni. Il Saggio ricostruisce sulla base di un'ampia documentazione inedita, l'apprendistato scientifico di Faà di Bruno durante i due soggiorni parigini, la maturazione e la successiva attuazione del suo programma scientifico da un lato, e di quello sociale-caritativo dall'altro. In particolare si illustrano le varie direzioni in cui si esplicò il suo progetto scientifico e didattico: svecchiamento dell’insegnamento universitario torinese con l’introduzione di nuove materie di studio (teoria dell’eliminazione, teoria dei determinanti, gli invarianti, le funzioni di variabile complessa, le funzioni ellittiche), divulgazione, attraverso la redazione di trattati, dei risultati della ricerca internazionale più avanzata, collegamento della ricerca italiana con quella europea e "volgarizzazione della scienza" per il popolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.