La Corte UE, investita di una controversia relativa alla validità della procedura che si fondi su un titolo notificato redatto in una lingua ignota al destinatario e non ufficiale dello Stato dell’esecuzione, afferma che ci si trova di fronte a una questione concernente gli atti esecutivi e che pertanto sussiste la giurisdizione del giudice dello Stato nel quale si svolge l’esecuzione. Inoltre, la Corte risolve la questione della lingua di necessaria redazione del titolo esecutivo osservando che non vi sono regole comunitarie espresse sulla questione e che la stessadeve allora trovare soluzione nei principi, tra cui quello di idoneità della notifica a rendere edotto il destinatario della pretesa. La Corte conclude che non è idonea allo scopo la notifica di atti in lingua ignota al destinatario e non ufficiale dello Stato in cui essa avviene.
Assistenza internazionale al recupero di crediti tributari, lingua degli atti e giusto processo
MARCHESELLI, Alberto
2010-01-01
Abstract
La Corte UE, investita di una controversia relativa alla validità della procedura che si fondi su un titolo notificato redatto in una lingua ignota al destinatario e non ufficiale dello Stato dell’esecuzione, afferma che ci si trova di fronte a una questione concernente gli atti esecutivi e che pertanto sussiste la giurisdizione del giudice dello Stato nel quale si svolge l’esecuzione. Inoltre, la Corte risolve la questione della lingua di necessaria redazione del titolo esecutivo osservando che non vi sono regole comunitarie espresse sulla questione e che la stessadeve allora trovare soluzione nei principi, tra cui quello di idoneità della notifica a rendere edotto il destinatario della pretesa. La Corte conclude che non è idonea allo scopo la notifica di atti in lingua ignota al destinatario e non ufficiale dello Stato in cui essa avviene.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.