l motivo conduttore del libro è la ricerca della capacità del diritto privato contemporaneo di adeguarsi alle istanze di equità provenienti dalla società civile, da sempre avvertite – contro le logiche formalistiche – come argomento di validità del diritto decretrato. Il diritto iniquo è «antidiritto»; l'applicazione delle regole contro la natura delle cose e in opposizione ai valori attorno ai quali è stato allacciato il pactum societatis diventa scellerato autoritarismo accreditato dalla logica del giudice-«funzionario». Il giusprivatista deve contrastare le accennate degenerazioni trasfiguranti il diritto nella sua esatta antitesi, perché l'universo normativo – allorché venga prudentemente compenetrato dagli ideali di equità – non è un ordine cieco, ma un ordine cosciente, innervato dai supremi canoni di tolleranza e giustizia. Beninteso, nello scenario che precede giustizia ed equità non possono soggiacere alle intime convinzioni etiche del singolo magistrato, ma devono essere presidiate dai fondamenti dell'ordine precostituito illuminato dalla ragione valutante universalmente valida. Le fonti del diritto sono molteplici; ma l'ordinamento è unico e trai tasselli dell'evocata unicità annovereremo l'equità che dà l'intonazione al lavoro dei parlamenti e delle corti. Muovendo da tali premesse il piano d'indagine s'inclina verso le funzioni applicative dell'equità. In quest'ordine di idee vengono esaminati, dedicando particolare attenzione al «diritto vivente», i rapporti tra equità e contratti di massa, tra equità e nullità virtuale, tra equità e garanzie edilizie, tra equità e garanzie atipiche, tra equità e obbligazioni naturali e, infine, tra equità e onere della prova. A compimento della ricerca il lettore disporrà di utili elementi elementi da un lato per appurare l'attualità della sentenza celsina «ius est ars boni et aequi», dall'altro per avvedersi in qual misura l'autorità giurisdizionale spesso utilizzi l'argomento equitativo allo scopo di razionalizzare il sistema sì da assicurare effettività al principio di eguaglianza sostanziale.

L'equità nel diritto privato. Individualità, valori e regole nel prisma della contemporaneità.

CALVO, Roberto
2010-01-01

Abstract

l motivo conduttore del libro è la ricerca della capacità del diritto privato contemporaneo di adeguarsi alle istanze di equità provenienti dalla società civile, da sempre avvertite – contro le logiche formalistiche – come argomento di validità del diritto decretrato. Il diritto iniquo è «antidiritto»; l'applicazione delle regole contro la natura delle cose e in opposizione ai valori attorno ai quali è stato allacciato il pactum societatis diventa scellerato autoritarismo accreditato dalla logica del giudice-«funzionario». Il giusprivatista deve contrastare le accennate degenerazioni trasfiguranti il diritto nella sua esatta antitesi, perché l'universo normativo – allorché venga prudentemente compenetrato dagli ideali di equità – non è un ordine cieco, ma un ordine cosciente, innervato dai supremi canoni di tolleranza e giustizia. Beninteso, nello scenario che precede giustizia ed equità non possono soggiacere alle intime convinzioni etiche del singolo magistrato, ma devono essere presidiate dai fondamenti dell'ordine precostituito illuminato dalla ragione valutante universalmente valida. Le fonti del diritto sono molteplici; ma l'ordinamento è unico e trai tasselli dell'evocata unicità annovereremo l'equità che dà l'intonazione al lavoro dei parlamenti e delle corti. Muovendo da tali premesse il piano d'indagine s'inclina verso le funzioni applicative dell'equità. In quest'ordine di idee vengono esaminati, dedicando particolare attenzione al «diritto vivente», i rapporti tra equità e contratti di massa, tra equità e nullità virtuale, tra equità e garanzie edilizie, tra equità e garanzie atipiche, tra equità e obbligazioni naturali e, infine, tra equità e onere della prova. A compimento della ricerca il lettore disporrà di utili elementi elementi da un lato per appurare l'attualità della sentenza celsina «ius est ars boni et aequi», dall'altro per avvedersi in qual misura l'autorità giurisdizionale spesso utilizzi l'argomento equitativo allo scopo di razionalizzare il sistema sì da assicurare effettività al principio di eguaglianza sostanziale.
2010
Giuffrè
1
160
9788814154683
Diritto civile; equità; valori; regole; etica; giurisprudenza; assiologia costituzionale.
CALVO ROBERTO
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/78697
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact