La vita delle persone assistite è come un testo da leggere, decifrare e interpretare. Per gli studenti-infermieri comprendere il malato è una delle abilità più complesse da acquisire. Si tratta di incontrare l’assistito con la sua storia, i suoi bisogni, le sue attese, di coglierne la complessità, cimentandosi a trascrivere e lasciare traccia del suo universo esistenziale.Sono questi i motivi che hanno fatto da sfondo alla scelta di proporre agli studenti la sperimentazione dell'approccio narrativo, accanto al tradizionale metodo di raccolta dati. L’esperienza presentata, condotta nel Corso di Laurea in Infermieristica di Cuneo per un biennio, ha coinvolto gli studenti del primo anno che hanno raccolto le storie di vita delle persone assistite, durante i periodi di stage, tramite intervista narrativa. Lo scopo principale dell’iniziativa è riconducibile allo sviluppo di nuove competenze assistenziali per una più attenta personalizzazione e qualità delle cure. Il prendersi cura si delinea come la caratteristica costitutiva della professione infermieristica ed elemento di continuità tra passato e presente nel suo significato originario. La comprensione del disagio e dei problemi di salute delle persone assistite diventano pertanto le direttrici professionali da percorrere con una solida cultura umanistica e scientifica. E’ proprio attraverso l’ampliamento e il consolidamento delle basi conoscitive ed esperienziali che si può superare l’attuale fase di transizione della professione infermieristica, verso un modello professionale sensibile e congruente alle esigenze dei soggetti assistiti e del contesto socio-sanitario. Il motore di questo cambiamento può essere assunto dalla formazione; l’esperienza educativa è, infatti, un processo trasformativo per gli studenti, sollecitati a riflettere sui modelli di cura e sulla necessità di trasferire nel futuro contesto lavorativo le competenze acquisite. In questa prospettiva, la creazione di condizioni formative favorevoli e la scelta di dispositivi pedagogici innovativi costituiscono una grande opportunità per aiutare la crescita umana e professionale degli studenti. Il tirocinio può così diventare il terreno privilegiato d’incontro con l’assistito in quanto persona e di costruzione della professionalità.
Le storie di vita delle persone assistite: esperienze di apprendimento nella formazione infermieristica
GARRINO, LORENZA
2010-01-01
Abstract
La vita delle persone assistite è come un testo da leggere, decifrare e interpretare. Per gli studenti-infermieri comprendere il malato è una delle abilità più complesse da acquisire. Si tratta di incontrare l’assistito con la sua storia, i suoi bisogni, le sue attese, di coglierne la complessità, cimentandosi a trascrivere e lasciare traccia del suo universo esistenziale.Sono questi i motivi che hanno fatto da sfondo alla scelta di proporre agli studenti la sperimentazione dell'approccio narrativo, accanto al tradizionale metodo di raccolta dati. L’esperienza presentata, condotta nel Corso di Laurea in Infermieristica di Cuneo per un biennio, ha coinvolto gli studenti del primo anno che hanno raccolto le storie di vita delle persone assistite, durante i periodi di stage, tramite intervista narrativa. Lo scopo principale dell’iniziativa è riconducibile allo sviluppo di nuove competenze assistenziali per una più attenta personalizzazione e qualità delle cure. Il prendersi cura si delinea come la caratteristica costitutiva della professione infermieristica ed elemento di continuità tra passato e presente nel suo significato originario. La comprensione del disagio e dei problemi di salute delle persone assistite diventano pertanto le direttrici professionali da percorrere con una solida cultura umanistica e scientifica. E’ proprio attraverso l’ampliamento e il consolidamento delle basi conoscitive ed esperienziali che si può superare l’attuale fase di transizione della professione infermieristica, verso un modello professionale sensibile e congruente alle esigenze dei soggetti assistiti e del contesto socio-sanitario. Il motore di questo cambiamento può essere assunto dalla formazione; l’esperienza educativa è, infatti, un processo trasformativo per gli studenti, sollecitati a riflettere sui modelli di cura e sulla necessità di trasferire nel futuro contesto lavorativo le competenze acquisite. In questa prospettiva, la creazione di condizioni formative favorevoli e la scelta di dispositivi pedagogici innovativi costituiscono una grande opportunità per aiutare la crescita umana e professionale degli studenti. Il tirocinio può così diventare il terreno privilegiato d’incontro con l’assistito in quanto persona e di costruzione della professionalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.