Il libro offre un’articolata panoramica del genere horror e delle sue figure “protagoniste”, zombi, fantasmi, vampiri e mummie, con un’attenzione particolare rivolta al cinema (da Nosferatu fino a Twilight), ma senza dimenticare il fumetto (da Vampirella a Dylan Dog), i videogame, le serie Tv (dagli Addams a True Blood): un universo multiforme da sempre in grado di esercitare una profonda fascinazione e attrazione su singoli e collettività. Ma le ragioni di una simile “forza di attrazione” non si possono ricondurre solo alla lunga durata e all’ininterrotto successo di un genere, e alla sua capacità di mettere in gioco alcune emozioni elementari come la paura e il disgusto. La verità è che le storie di quelli che in inglese vengono detti undead si richiamano a un fondo emotivo e mitico radicato, non solo nella nostra cultura. Minacciosi come i vampiri che rivivono per perseguitare i sopravvissuti; o teneri come sono a volte i fantasmi, che alla terra fanno ritorno soprattutto per nostalgia; o riemersi, come le mummie, dal passato più remoto; o ancora privi di pensiero come gli zombi, portatori di una morte essa stessa priva di significato. Si tratta, nelle vesti e con le tecniche della moderna cultura di massa, di un’autentica mitologia, che sembra rispondere a interrogativi, e ad esigenze, sempre presenti: la paura-attrazione per un possibile ritorno dei defunti dal mistero impenetrabile di cui hanno varcato la soglia; il fascino-inquietudine, che ci desta l’idea di una vita oltre la vita. E’ un punto di vista originale, appassionante e spesso sorprendente, quello che il libro offre sulla mitologia dei diversamente vivi, sulle sue multiformi manifestazioni, sui suoi significati profondi. Il volume è pubblicato da Il Castoro in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema.
Diversamente vivi. Zombie, vampiri, mummie, fantasmi
CARLUCCIO, Giulia Anastasia;ORTOLEVA, Giuseppe
2010-01-01
Abstract
Il libro offre un’articolata panoramica del genere horror e delle sue figure “protagoniste”, zombi, fantasmi, vampiri e mummie, con un’attenzione particolare rivolta al cinema (da Nosferatu fino a Twilight), ma senza dimenticare il fumetto (da Vampirella a Dylan Dog), i videogame, le serie Tv (dagli Addams a True Blood): un universo multiforme da sempre in grado di esercitare una profonda fascinazione e attrazione su singoli e collettività. Ma le ragioni di una simile “forza di attrazione” non si possono ricondurre solo alla lunga durata e all’ininterrotto successo di un genere, e alla sua capacità di mettere in gioco alcune emozioni elementari come la paura e il disgusto. La verità è che le storie di quelli che in inglese vengono detti undead si richiamano a un fondo emotivo e mitico radicato, non solo nella nostra cultura. Minacciosi come i vampiri che rivivono per perseguitare i sopravvissuti; o teneri come sono a volte i fantasmi, che alla terra fanno ritorno soprattutto per nostalgia; o riemersi, come le mummie, dal passato più remoto; o ancora privi di pensiero come gli zombi, portatori di una morte essa stessa priva di significato. Si tratta, nelle vesti e con le tecniche della moderna cultura di massa, di un’autentica mitologia, che sembra rispondere a interrogativi, e ad esigenze, sempre presenti: la paura-attrazione per un possibile ritorno dei defunti dal mistero impenetrabile di cui hanno varcato la soglia; il fascino-inquietudine, che ci desta l’idea di una vita oltre la vita. E’ un punto di vista originale, appassionante e spesso sorprendente, quello che il libro offre sulla mitologia dei diversamente vivi, sulle sue multiformi manifestazioni, sui suoi significati profondi. Il volume è pubblicato da Il Castoro in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.