"Siamo la memoria che abbiamo. Senza memoria non sapremmo mai chi siamo. Sono un animale della terra come ogni essere umano, con pregi e difetti, con errori e ragioni, lasciatemi che rimanga come tale. Con la mia memoria, quella che io sono. Non voglio dimenticare nulla.". Sono state queste parole di José Saramago, riprese dal passato, a suggerire in buona parte le direttrici del Convegno internazionale L’esilio della memoria/La memoria dell’esilio, organizzato dalla Cattedra di letteratura spagnola della Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Torino. Come risultato, l’incontro svoltosi il 15 novembre del 2006 nella Sala Conferenze del Museo diffuso della Resistenza del capoluogo piemontese rivelò subito la sua natura singolare. Qualcosa di più e di diverso di un congresso incorniciato nelle sue espressioni consuetudinarie. Si trattò di un vivace colloquio tra partecipanti spagnoli e italiani, storici e letterati, idealisti-prammatici e teorici-concreti i cui interventi si trovano riuniti nelle pagine di questo volume. Convenuti tutti con il pensiero rivolto al conflitto sociale, politico e militare che segnò col sangue la Spagna per 35 anni, a partire da quel fallito colpo di stato del 17 luglio del 1936 contro il governo della seconda repubblica, con le conseguenti rappresaglie che a partire dal 1939 si succedettero nel dopoguerra, compiute dai vincitori sui vinti. Vincitori come carnefici vendicativi, vinti come reietti da annullare. Non meno crudeli, sicuramente vili, tali ritorsioni durarono con maggiore o minore intensità fino al 1975.

La memoria dell'esilio. L'esilio della memoria

DEPRETIS, Giancarlo
2010-01-01

Abstract

"Siamo la memoria che abbiamo. Senza memoria non sapremmo mai chi siamo. Sono un animale della terra come ogni essere umano, con pregi e difetti, con errori e ragioni, lasciatemi che rimanga come tale. Con la mia memoria, quella che io sono. Non voglio dimenticare nulla.". Sono state queste parole di José Saramago, riprese dal passato, a suggerire in buona parte le direttrici del Convegno internazionale L’esilio della memoria/La memoria dell’esilio, organizzato dalla Cattedra di letteratura spagnola della Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Torino. Come risultato, l’incontro svoltosi il 15 novembre del 2006 nella Sala Conferenze del Museo diffuso della Resistenza del capoluogo piemontese rivelò subito la sua natura singolare. Qualcosa di più e di diverso di un congresso incorniciato nelle sue espressioni consuetudinarie. Si trattò di un vivace colloquio tra partecipanti spagnoli e italiani, storici e letterati, idealisti-prammatici e teorici-concreti i cui interventi si trovano riuniti nelle pagine di questo volume. Convenuti tutti con il pensiero rivolto al conflitto sociale, politico e militare che segnò col sangue la Spagna per 35 anni, a partire da quel fallito colpo di stato del 17 luglio del 1936 contro il governo della seconda repubblica, con le conseguenti rappresaglie che a partire dal 1939 si succedettero nel dopoguerra, compiute dai vincitori sui vinti. Vincitori come carnefici vendicativi, vinti come reietti da annullare. Non meno crudeli, sicuramente vili, tali ritorsioni durarono con maggiore o minore intensità fino al 1975.
2010
Edizioni dell'Orso
1
1
181
9788862742269
http://www.iberistica.unito.it
Guerra civile spagnola
Giancarlo Depretis
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/80227
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