Obiettivo. La ricerca e l'identificazione del sangue in sede di sopralluogo vengono generalmente effettuate con metodi dotati di elevata sensibilità ma scarsamente specifici: vengono presentati i risultati della nostra esperienza nell'utilizzo in campo medico-forense di un test immunocromatografico a singolo passaggio di comune utilizzo in campo clinico per la ricerca di sangue occulto nelle feci, dotato di elevatissime specificità e sensibilità. Metodi. L'esperienza condotta è consistita nel testare vari campioni, tra cui macchie di sangue di varia epoca e diversi liquidi e tessuti cadaverici. Risultati. Le prove effettuate hanno confermato la notevolissima sensibilità del metodo e la possibilità di ottenere risultati utili nell'analisi di macchie di sangue, anche a distanza di lunghi intervalli di tempo dalla loro produzione. Conclusioni. A causa della precoce diffusione emoglobinica durante i fenomeni post-mortali, una tale sensibilità può costituire un limite allorquando il test venga impiegato su fluidi corporei prelevati da cadavere e impone, pertanto, una certa prudenza nell'interpretazione di eventuali esiti positivi in simili circostanze. Tuttavia, questo eccesso di sensibilità attesta la pressoché assoluta affidabilità di un esito negativo del test, con poche eccezioni note (ad esempio campioni sottoposti in precedenza all'esame del luminol); è possibile, quindi, affermare con buona sicurezza che un risultato negativo esclude la presenza di sangue umano nel campione. Si può, quindi, ritenere che questo preparato costituisca un valido supporto nel campo medico-forense e, in particolare, nel corso delle operazioni di sopralluogo.
Sperimentazione di un test di facile esecuzione e di elevatissime specificità e sensibilità per l'identificazione del sangue umano
VARETTO, Lorenzo;BISON, Fabrizio
2005-01-01
Abstract
Obiettivo. La ricerca e l'identificazione del sangue in sede di sopralluogo vengono generalmente effettuate con metodi dotati di elevata sensibilità ma scarsamente specifici: vengono presentati i risultati della nostra esperienza nell'utilizzo in campo medico-forense di un test immunocromatografico a singolo passaggio di comune utilizzo in campo clinico per la ricerca di sangue occulto nelle feci, dotato di elevatissime specificità e sensibilità. Metodi. L'esperienza condotta è consistita nel testare vari campioni, tra cui macchie di sangue di varia epoca e diversi liquidi e tessuti cadaverici. Risultati. Le prove effettuate hanno confermato la notevolissima sensibilità del metodo e la possibilità di ottenere risultati utili nell'analisi di macchie di sangue, anche a distanza di lunghi intervalli di tempo dalla loro produzione. Conclusioni. A causa della precoce diffusione emoglobinica durante i fenomeni post-mortali, una tale sensibilità può costituire un limite allorquando il test venga impiegato su fluidi corporei prelevati da cadavere e impone, pertanto, una certa prudenza nell'interpretazione di eventuali esiti positivi in simili circostanze. Tuttavia, questo eccesso di sensibilità attesta la pressoché assoluta affidabilità di un esito negativo del test, con poche eccezioni note (ad esempio campioni sottoposti in precedenza all'esame del luminol); è possibile, quindi, affermare con buona sicurezza che un risultato negativo esclude la presenza di sangue umano nel campione. Si può, quindi, ritenere che questo preparato costituisca un valido supporto nel campo medico-forense e, in particolare, nel corso delle operazioni di sopralluogo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.