“Transfer price” e differenze inventariali: le garanzie dei contribuenti

Con la condivisibile sentenza n. 134 del 2011 la Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia affronta due profili di un certo interesse. Il primo concerne gli oneri di motivazione e prova dell’Amministrazione finanziaria che intenda procedere all’applicazione della normativa sui prezzi di trasferimento: i giudici tributari affermano che è onere dell’Amministrazione finanziaria innanzitutto dimostrare che il regime estero è più favorevole (profilo non pacifico in dottrina) e, in secondo luogo, che i prezzi differiscono dal valore normale. Il secondo profilo riguarda le differenze inventariali: sul punto la sentenza afferma che la finalità della disciplina è quella di permettere al contribuente di annotare nelle scritture di magazzino, in un’ottica di piena ed assoluta trasparenza, gli scostamenti tra rimanenze rilevate con l’inventario e rimanenze rilevate con le scritture contabili per evitare contestazioni in sede di controllo, senza per questo penalizzare il contribuente che rilevi in buona fede gli scostamenti.