Pubblicazione del libro di Edmondo De Amicis, “La carrozza di tutti”, 1899, a cura di Stefano A. Cerrato e Antonella Grosso, con contributi di Giuseppe Culicchia, Roberto Cambursano, Valentina Bezzi, Antonio Accattatis. Il progetto di ripubblicazione del lavoro di Edmondo De Amicis si colloca nel quadro delle iniziative collegate all’attivazione, dal 27 marzo 2011, della linea tranviaria storica in servizio nella città di Torino, prima nel suo genere nel nostro Paese. Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comitato Italia 150 e del Comitato per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il De Amicis riversa, nel proprio lavoro, appunti, storie, personaggi e curiosità di un anno – il 1896 – di vita torinese raccolti viaggiando sulle carrozze del servizio pubblico, intrecciando vicende di vita comune con eventi di portata internazionale (la guerra d’Africa, in particolare, che vide il nostro Paese subire pesanti perdite). Il volume offre, dunque – unico nel suo genere –, un vivido spaccato della società civile del tempo, fotografata nella quotidianità degli eventi, nella naturalità dei personaggi, cittadini qualunque che portavano sul tram piccoli e grandi drammi o gioie della vita di tutti i giorni. Un reportage appassionante della Torino d’allora, nel quale il lettore può rispecchiarsi e confrontarsi, riscoprendo abitudini perdute e cortesie dimenticate, oppure meravigliarsi per la straordinaria attualità di pensieri e comportamenti, trasportato idealmente per le vie di una città ormai alle soglie della rivoluzione industriale. Nella Torino di fine Ottocento, ancora sospesa fra la bruciante ferita della perdita del ruolo di capitale (1864) e un futuro industriale che muoveva i primi timidi passi (la FIAT nasce nel 1899), il tram era un luogo ideale di incontro democratico e di confronto, un microcosmo, un piccolo mondo che si muoveva con un proprio rapido ritmo entro il lento naturale scorrere della quotidiana vita torinese, ancora non “inquinata” dalla velocità dell’automobile ma già attraversata dalle tensioni sociali ed interculturali che ancora oggi, sia pure in termini assai differenti, la contraddistinguono. Rileggere oggi il libro di De Amicis significa instaurare un naturale confronto fra generazioni di italiani, valorizzando quel legame fra epoche che accomuna le iniziative celebrative del 2011.
Edmondo De Amicis, La carrozza di tutti. A spasso in tram nella Torino di fine Ottocento
Stefano A. Cerrato;
2011-01-01
Abstract
Pubblicazione del libro di Edmondo De Amicis, “La carrozza di tutti”, 1899, a cura di Stefano A. Cerrato e Antonella Grosso, con contributi di Giuseppe Culicchia, Roberto Cambursano, Valentina Bezzi, Antonio Accattatis. Il progetto di ripubblicazione del lavoro di Edmondo De Amicis si colloca nel quadro delle iniziative collegate all’attivazione, dal 27 marzo 2011, della linea tranviaria storica in servizio nella città di Torino, prima nel suo genere nel nostro Paese. Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comitato Italia 150 e del Comitato per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il De Amicis riversa, nel proprio lavoro, appunti, storie, personaggi e curiosità di un anno – il 1896 – di vita torinese raccolti viaggiando sulle carrozze del servizio pubblico, intrecciando vicende di vita comune con eventi di portata internazionale (la guerra d’Africa, in particolare, che vide il nostro Paese subire pesanti perdite). Il volume offre, dunque – unico nel suo genere –, un vivido spaccato della società civile del tempo, fotografata nella quotidianità degli eventi, nella naturalità dei personaggi, cittadini qualunque che portavano sul tram piccoli e grandi drammi o gioie della vita di tutti i giorni. Un reportage appassionante della Torino d’allora, nel quale il lettore può rispecchiarsi e confrontarsi, riscoprendo abitudini perdute e cortesie dimenticate, oppure meravigliarsi per la straordinaria attualità di pensieri e comportamenti, trasportato idealmente per le vie di una città ormai alle soglie della rivoluzione industriale. Nella Torino di fine Ottocento, ancora sospesa fra la bruciante ferita della perdita del ruolo di capitale (1864) e un futuro industriale che muoveva i primi timidi passi (la FIAT nasce nel 1899), il tram era un luogo ideale di incontro democratico e di confronto, un microcosmo, un piccolo mondo che si muoveva con un proprio rapido ritmo entro il lento naturale scorrere della quotidiana vita torinese, ancora non “inquinata” dalla velocità dell’automobile ma già attraversata dalle tensioni sociali ed interculturali che ancora oggi, sia pure in termini assai differenti, la contraddistinguono. Rileggere oggi il libro di De Amicis significa instaurare un naturale confronto fra generazioni di italiani, valorizzando quel legame fra epoche che accomuna le iniziative celebrative del 2011.File | Dimensione | Formato | |
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