Le mineralizzazioni a siderite ed arseniuri di Co-Fe-Ni del versante sinistro del vallone di Arnàs sono legate ad un sistema di vene idrotermali post-metamorfiche che si estende lungo una fascia compresa tra il Lago della Rossa, ad Ovest, e la Torre d’Ovarda, ad Est, principalmente all’interno delle metabasiti della Zona Piemontese. Le vene si sono formate a seguito della circolazione di fluidi caldi lungo strutture distensive prodotte da eventi di deformazione fragile che hanno interessato le rocce al termine dell’orogenesi alpina. All’interno del sistema idrotermale sono presenti differenze composizionali significative: nel settore occidentale le vene, molto ricche in siderite (con subordinati quarzo, barite ed ankerite), sono state in parte sfruttate per il ferro, principalmente con lavori in superficie; nel settore orientale le vene presentano invece importanti concentrazioni di arseniuri di Co-Fe-Ni (skutterudite, safflorite, rammelsbergite, löllingite, con minori solfuri), oggetto di importanti coltivazioni in sotterraneo per il cobalto. La presenza, in quest’ultimo settore, di concentrazioni di tetraedrite argentifera è in accordo con le osservazioni di Nicolis di Robilant e suggerisce che, almeno localmente, lo stesso sistema di vene possa essere stato sfruttato per l’argento. A scala regionale le vene presentano forti analogie, dal punto di vista strutturale e in parte composizionale, con quelle affioranti in Valle Susa (Cruvino) e in valle dell’Orco (Cuccagna, Bellagarda); da queste ultime differiscono, tuttavia, per il tipo di mineralizzazione metallica.
Le mineralizzazioni a siderite e arseniuri di cobalto-ferro-nichel del vallone di Arnàs (Usseglio, valli di Lanzo)
CASTELLI, Daniele Carlo Cesare;ROSSETTI, Piergiorgio;
2011-01-01
Abstract
Le mineralizzazioni a siderite ed arseniuri di Co-Fe-Ni del versante sinistro del vallone di Arnàs sono legate ad un sistema di vene idrotermali post-metamorfiche che si estende lungo una fascia compresa tra il Lago della Rossa, ad Ovest, e la Torre d’Ovarda, ad Est, principalmente all’interno delle metabasiti della Zona Piemontese. Le vene si sono formate a seguito della circolazione di fluidi caldi lungo strutture distensive prodotte da eventi di deformazione fragile che hanno interessato le rocce al termine dell’orogenesi alpina. All’interno del sistema idrotermale sono presenti differenze composizionali significative: nel settore occidentale le vene, molto ricche in siderite (con subordinati quarzo, barite ed ankerite), sono state in parte sfruttate per il ferro, principalmente con lavori in superficie; nel settore orientale le vene presentano invece importanti concentrazioni di arseniuri di Co-Fe-Ni (skutterudite, safflorite, rammelsbergite, löllingite, con minori solfuri), oggetto di importanti coltivazioni in sotterraneo per il cobalto. La presenza, in quest’ultimo settore, di concentrazioni di tetraedrite argentifera è in accordo con le osservazioni di Nicolis di Robilant e suggerisce che, almeno localmente, lo stesso sistema di vene possa essere stato sfruttato per l’argento. A scala regionale le vene presentano forti analogie, dal punto di vista strutturale e in parte composizionale, con quelle affioranti in Valle Susa (Cruvino) e in valle dell’Orco (Cuccagna, Bellagarda); da queste ultime differiscono, tuttavia, per il tipo di mineralizzazione metallica.File | Dimensione | Formato | |
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