I querco-carpineti sono ambienti di elevato interesse naturalistico, storico e anche produttivo, distribuiti nella pianura padano-veneta su una superficie complessiva di circa 70.000 ha, di cui la metà situati in Piemonte. I querco-carpineti costituiscono ambienti di interesse comunitario introdotti dalla Direttiva “Habitat” nell’ambito della Rete Natura 2000 (codici 9160 e 91F0). A partire dagli anni ‘80 del secolo scorso queste formazioni forestali sono state interessate da un fenomeno di deperimento che ha colpito in particolar modo la farnia (Quercus robur L.). Le linee guida riportate in questo manuale nascono dalla consolidata esperienza in ambito fitopatologico e selvicolturale maturata dal Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali (DIVAPRA) dell’Università degli Studi di Torino, Settore di Patologia Vegetale, e dall’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (IPLA S.p.A.). Con il programma pluriennale 2007-2011 sul monitoraggio del deperimento della farnia, finanziato della Regione Piemonte, Settore Politiche Forestali, sono state approfondite alcune tematiche inerenti lo stato fitosanitario dei querceti, le modalità di gestione dei soprassuoli e le strategie per favorirne la rinnovazione, che costituiscono l’oggetto della presente guida. Il testo, rivolto ad un pubblico di tecnici, professionisti e operatori del settore, fornisce in chiave sintetica le possibili modalità di monitoraggio e gestione dei querco-carpineti padano-veneti in funzione del diverso grado di deperimento. Per un inquadramento generale dei querco-carpineti del Piemonte si rimanda al manuale ‘I boschi planiziali: conoscenza, conservazione e valorizzazione’ promosso dalla Regione Piemonte.
Querco-carpineti planiziali in deperimento: linee guida per la gestione.
GONTHIER, Paolo;LIONE, GUGLIELMO GIANNI;NICOLOTTI, Giovanni;
2011-01-01
Abstract
I querco-carpineti sono ambienti di elevato interesse naturalistico, storico e anche produttivo, distribuiti nella pianura padano-veneta su una superficie complessiva di circa 70.000 ha, di cui la metà situati in Piemonte. I querco-carpineti costituiscono ambienti di interesse comunitario introdotti dalla Direttiva “Habitat” nell’ambito della Rete Natura 2000 (codici 9160 e 91F0). A partire dagli anni ‘80 del secolo scorso queste formazioni forestali sono state interessate da un fenomeno di deperimento che ha colpito in particolar modo la farnia (Quercus robur L.). Le linee guida riportate in questo manuale nascono dalla consolidata esperienza in ambito fitopatologico e selvicolturale maturata dal Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali (DIVAPRA) dell’Università degli Studi di Torino, Settore di Patologia Vegetale, e dall’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (IPLA S.p.A.). Con il programma pluriennale 2007-2011 sul monitoraggio del deperimento della farnia, finanziato della Regione Piemonte, Settore Politiche Forestali, sono state approfondite alcune tematiche inerenti lo stato fitosanitario dei querceti, le modalità di gestione dei soprassuoli e le strategie per favorirne la rinnovazione, che costituiscono l’oggetto della presente guida. Il testo, rivolto ad un pubblico di tecnici, professionisti e operatori del settore, fornisce in chiave sintetica le possibili modalità di monitoraggio e gestione dei querco-carpineti padano-veneti in funzione del diverso grado di deperimento. Per un inquadramento generale dei querco-carpineti del Piemonte si rimanda al manuale ‘I boschi planiziali: conoscenza, conservazione e valorizzazione’ promosso dalla Regione Piemonte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.