Partendo dal ritrovamento di due dipinti della collezione Borromeo assegnati in un documento del 1650 a "Guercino" e a "Scarsellino" se ne verifica l'attribuzione alla luce delle conoscenze odierne, precisando che l'opera allora attribuita a "Guercino" va piuttosto riferita a un suo allievo, Giuseppe Caletti. Questa constatazione permette di ribadire il valore della verifica critica dei documenti antichi, persino di quelli coevi ai fatti artistici analizzati, alla luce dell'esperienza dell'occhio dello storico dell'arte.
Opere d'arte e documenti d'archivio nel Palazzo Borromeo dell'Isola Bella: un caso ferrarese
MORANDOTTI, Alessandro
2009-01-01
Abstract
Partendo dal ritrovamento di due dipinti della collezione Borromeo assegnati in un documento del 1650 a "Guercino" e a "Scarsellino" se ne verifica l'attribuzione alla luce delle conoscenze odierne, precisando che l'opera allora attribuita a "Guercino" va piuttosto riferita a un suo allievo, Giuseppe Caletti. Questa constatazione permette di ribadire il valore della verifica critica dei documenti antichi, persino di quelli coevi ai fatti artistici analizzati, alla luce dell'esperienza dell'occhio dello storico dell'arte.File in questo prodotto:
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