Riconsiderando una serie di opere assegnate negli antichi inventari di casa Borromeo a grandi nomi della pittura italiana del Cinquecento (da Tiziano, a Paris Bordon; da Correggio a Parmigianino), si fa luce sulla vera natura delle opere. Precisandone la cronologia, la scuola di appartenenza e in qualche caso la corretta attribuzione (non Correggio, ma Amidani; non Parmigianino, ma Scarsellino), si contribuisce a fare chiarezza critica interrogandosi sulle ragioni di gusto che deviarono le attribuzioni verso quei nomi di grandi maestri classici.
N. 9 schede relative a varie opere del Cinquecento e del primo Seicento: Pittore milanese del terzo quarto del '500 (cat.29); Pittore lombardo del terzo quarto del XVI secolo (cat.42); Pittore lombardo ultimo quarto del XVI secolo (cat.43); Scarsellino (cat.58); Luigi Amidani (cat.64); Bartolomeo Schedoni, bottega (cat.65); Parmigianino, copia (cat.68); Scipione Pulzone, copia (cat.72); Giulio Campi, copia (cat.74).
MORANDOTTI, Alessandro
2011-01-01
Abstract
Riconsiderando una serie di opere assegnate negli antichi inventari di casa Borromeo a grandi nomi della pittura italiana del Cinquecento (da Tiziano, a Paris Bordon; da Correggio a Parmigianino), si fa luce sulla vera natura delle opere. Precisandone la cronologia, la scuola di appartenenza e in qualche caso la corretta attribuzione (non Correggio, ma Amidani; non Parmigianino, ma Scarsellino), si contribuisce a fare chiarezza critica interrogandosi sulle ragioni di gusto che deviarono le attribuzioni verso quei nomi di grandi maestri classici.File in questo prodotto:
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