Che cosa significa prevedere nelle scienze umane contemporanee? I contributi presenti in questo volume propongono approcci diversi. Alcuni esplorano la previsione come scandaglio metodologico per costruire scenari futuri e modelli di intervento. Altri la considerano come una delle strategie privilegiate per la costruzione del senso. Altri ancora la colgono come occasione per indagare concenti come testo,registrazione, memoria, punti cardinali che impongono di anticipare e mettere in diretta comunicazione, ad esempio, il destino degli archivi e quello delle società. Quello che però la filigrana di questi saggi rivela è il riconoscimento della previsione come atto di libertà, come accesso al possibile e all'impossibile. In questa prospettiva prevedere significa non cedere alle sirene del tutto e pertanto comportarsi come un dispositivo che cerca necessariamente di tenere insieme ogni cosa. Piuttosto la previsione si propone come esplorazione di spazi fragili e discontinui, ma densi di desiderio di immagini inafferabili e perciò libere. Piccole intermittenze luminose, come quelle lucciole di cui disperava Pasolini: brevi lampi ora non più annientati, ma capaci di resistere ai sistemi dominati e sopravvivere ai più crudeli e sofisticati tentativi di soppressione.
Ieri,oggi,domani. Studi sulla previsione nelle scienze umane
DE MARIA, Gian Marco
2011-01-01
Abstract
Che cosa significa prevedere nelle scienze umane contemporanee? I contributi presenti in questo volume propongono approcci diversi. Alcuni esplorano la previsione come scandaglio metodologico per costruire scenari futuri e modelli di intervento. Altri la considerano come una delle strategie privilegiate per la costruzione del senso. Altri ancora la colgono come occasione per indagare concenti come testo,registrazione, memoria, punti cardinali che impongono di anticipare e mettere in diretta comunicazione, ad esempio, il destino degli archivi e quello delle società. Quello che però la filigrana di questi saggi rivela è il riconoscimento della previsione come atto di libertà, come accesso al possibile e all'impossibile. In questa prospettiva prevedere significa non cedere alle sirene del tutto e pertanto comportarsi come un dispositivo che cerca necessariamente di tenere insieme ogni cosa. Piuttosto la previsione si propone come esplorazione di spazi fragili e discontinui, ma densi di desiderio di immagini inafferabili e perciò libere. Piccole intermittenze luminose, come quelle lucciole di cui disperava Pasolini: brevi lampi ora non più annientati, ma capaci di resistere ai sistemi dominati e sopravvivere ai più crudeli e sofisticati tentativi di soppressione.File | Dimensione | Formato | |
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