Cinema, cinema, where are you going to?

Il saggio usa come pretesto la previsioni sulla futura condizione del cinema per interrrogarsi su alcune delle sue specificità rispetto al più ampio contesto mediale. Una specificità che sembra derivare il proprio codice genetico anche dall'essere stata predetta come invenzione senza futuro. Un futuro, ancora oggi inteso come continua possibilità di reviviscenza o di resistenza alle innovazioni tecnologiche contingenti, che risiede anche (forse soprattutto) in questo consapevole carattere precario, di perpetuo morituro: un malato immaginario che, almeno fino ad ora, ha saputo trovare il modo di radunare tutti i suoi assassini o presunti eredi al proprio capezzale. In questo contributo vengono ripercorse alcune tappe di estrema unzione del medium cinema come pure frenesie e febbri allucinatorie di un suo futuro radioso e illimitato si propongono una lettura e un commento critico aggiornato dello stato dell'arte traguardando il cinema con alcune delle ottiche intercambiabili e multifocali offerte dalle pratiche intercettate all'interno del sistema dei media.