Ci sono immagini che sembrano guardare l’osservatore; altre che sembrano seguirlo “come un’ombra”; altre ancora che paiono parlare, enunciare il proprio stato mimetico di copia. Qual è il significato di queste immagini viventi per la filosofia e per l’arte? Cusano, acuto conoscitore dell’arte del suo tempo, trasforma la tecnica fiamminga dell’autoritratto in un principio filosofico-teologico: guardarsi sulla superficie ‘riflettente’ del proprio ritratto, equivale a conoscere se stessi secondo verità! Dürer, dal canto suo, elabora originalmente questa tecnica pittorica in sintonia col tema cusaniano della divino-umanità di Cristo: chiunque veda il suo santo volto, "nihil videt aliud aut diversum a se".
Als ich kann. The doctrine of viva imago in Nicholas of Cusa, Jan van Eyck and Albrecht Dürer
CUOZZO, Gianluca
2011-01-01
Abstract
Ci sono immagini che sembrano guardare l’osservatore; altre che sembrano seguirlo “come un’ombra”; altre ancora che paiono parlare, enunciare il proprio stato mimetico di copia. Qual è il significato di queste immagini viventi per la filosofia e per l’arte? Cusano, acuto conoscitore dell’arte del suo tempo, trasforma la tecnica fiamminga dell’autoritratto in un principio filosofico-teologico: guardarsi sulla superficie ‘riflettente’ del proprio ritratto, equivale a conoscere se stessi secondo verità! Dürer, dal canto suo, elabora originalmente questa tecnica pittorica in sintonia col tema cusaniano della divino-umanità di Cristo: chiunque veda il suo santo volto, "nihil videt aliud aut diversum a se".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.