Attraverso l'analisi di alcuni passi del poema di Dante che si rifanno alle "Metamorfosi" ovidiane, il saggio mette in luce come la metamorfosi sia un principio inventivo della terza cantica. Infatti il divenire è posto da Dante come una costante della creatura umana, che si realizza perfettamente in un continuo mutare solo nell'empireo, dove umano e divino si fondono non nella quiete ma nella tensione.

"Ciascuna cosa qual ell'è diventa" (Pd XX, 78). Metamorfosi e vita beata

ARDISSINO, Erminia
2011-01-01

Abstract

Attraverso l'analisi di alcuni passi del poema di Dante che si rifanno alle "Metamorfosi" ovidiane, il saggio mette in luce come la metamorfosi sia un principio inventivo della terza cantica. Infatti il divenire è posto da Dante come una costante della creatura umana, che si realizza perfettamente in un continuo mutare solo nell'empireo, dove umano e divino si fondono non nella quiete ma nella tensione.
2011
LXIII
208
223
Dante; Ovidio; Divina Commedia
E. Ardissino
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