Extraterrestri in campagna. Quando insegnanti e ragazzi sbarcano in fattoria didattica.

Perché bambini e ragazzi sembrano in alcuni momenti così a disagio quando passano una giornata in fattoria didattica? Perché appaiono così irrigiditi sia nel modo di muoversi che in quello di pensare? Perché alcuni dei loro insegnanti tentano di riprodurre schemi e modelli di insegnamento-apprendimento forse adatti ad un’aula scolastica ma non certo ad un contesto in cui è l’esperienza che deve guidare sia l’agire che il riflettere? Insomma, perché l’uscita in campagna risulta così estranea, come se a viverla fossero davvero degli essere provenienti da un mondo alieno? Queste le domande a cui ci conduce la prima parte del libro, in cui un operatore di fattorie didattiche mette insieme le osservazioni di oltre dieci anni di esperienza. Con linguaggio accattivante e ironico Annamaria Piccinelli ci racconta i comportamenti, le reazioni, le emozioni, le paure di bambini e ragazzi, mettendo a fuoco il tipo di “attrezzatura” culturale con cui giungono nello strano mondo della Fattoria. Accanto ai ragazzi i loro gli insegnanti che, non più mimetizzati nel loro normale habitat, concorrono a definire un quadro che porta l’autrice di identificare nodi critici, elaborare riflessioni, formulare ipotesi. Nella seconda parte Fabrizio Bertolino, pedagogista, e Anna Perazzone, docente di Didattica delle Scienze riprendono gli interrogativi e cercano di capire e spiegare criteri ed effetti dei sistemi culturali ed educativi che ci formano. I due ricercatori allargano lo scenario e attraverso dati, riferimenti bibliografici e indagini specifiche ci portano a riflettere sui bisogni dei bambini, sugli stereotipi del mondo rurale che i media ci propinano e sul valore della progressiva diffusione di fattorie didattiche, agriasili e agrinido. Questi particolari contesti educativi rappresentano la nuova frontiera dell’agricoltura multifunzionale ma, ci suggeriscono gli autori, anche una potenziale risposta a questioni di ampia portata che ci dovrebbero coinvolgere da vicino: l’emergenza socio-ambientale e il rinnovamento dei sistemi educativi in un’ottica di sostenibilità.