Questo volume prende le mosse dalla nozione di difetto di conformità espressa nell'art. 129 c. cons. In tale prospettiva vengono passati al setaccio i variegati problemi interpretativi sollevati da questa regola tenuto altresì conto dell'esperienza maturata nell'applicazione dell'antecedente normativo più prossimo (art. 35 della convenzione di Vienna sulla vendita internazionale). La seconda parte del lavoro è dedicata al regime dei rimedi ex art. 130 c. cons., che ha stravolto l'impalcatura concettuale comunemente sottesa dagli artt. 1492 e 1497 c.c., stante la priorità assegnata dal nuovo statuto all'esatto adempimento. Lungo il delineato percorso d'indagine affiorano numerosi nodi esegetici tra i quali spiccano il ruolo del rimedio (trascurato dalla fonte comunitaria e dalla legge interna d'attuazione) del risarcimento dei danni, la natura imperativa della disciplina pro emptore (art. 134 c. cons.) e la consequenziale ricerca degli spazi di libertà contrattuale nella determinazione dell'oggetto anche alla luce della nozione mista di vizio materiale (già trattata nel primo volume), i rapporti fra ordinamento del tipo contrattuale e disciplina di settore (art. 135 c. cons.), nonché l'autonomia dell'aliud pro alio nelle vendite al consumo in ipotesi di superamento dei termini di cui all'an. 132 c. cons. L'ultima parte dello studio pone all'attenzione del lettore da un lato la finalità economico-giuridica del diritto di regresso riconosciuto all'ultimo venditore in deroga al principio di relatività delle convenzioni private (art. 131 c. cons.), dall'altro i legami di tale istituto con la disciplina codicistica sui vizi corporali del bene negoziato.
Vendita e responsabilità per vizi materiali. Il regime delle "garanzie" nelle vendite al consumo.
CALVO, Roberto
2007-01-01
Abstract
Questo volume prende le mosse dalla nozione di difetto di conformità espressa nell'art. 129 c. cons. In tale prospettiva vengono passati al setaccio i variegati problemi interpretativi sollevati da questa regola tenuto altresì conto dell'esperienza maturata nell'applicazione dell'antecedente normativo più prossimo (art. 35 della convenzione di Vienna sulla vendita internazionale). La seconda parte del lavoro è dedicata al regime dei rimedi ex art. 130 c. cons., che ha stravolto l'impalcatura concettuale comunemente sottesa dagli artt. 1492 e 1497 c.c., stante la priorità assegnata dal nuovo statuto all'esatto adempimento. Lungo il delineato percorso d'indagine affiorano numerosi nodi esegetici tra i quali spiccano il ruolo del rimedio (trascurato dalla fonte comunitaria e dalla legge interna d'attuazione) del risarcimento dei danni, la natura imperativa della disciplina pro emptore (art. 134 c. cons.) e la consequenziale ricerca degli spazi di libertà contrattuale nella determinazione dell'oggetto anche alla luce della nozione mista di vizio materiale (già trattata nel primo volume), i rapporti fra ordinamento del tipo contrattuale e disciplina di settore (art. 135 c. cons.), nonché l'autonomia dell'aliud pro alio nelle vendite al consumo in ipotesi di superamento dei termini di cui all'an. 132 c. cons. L'ultima parte dello studio pone all'attenzione del lettore da un lato la finalità economico-giuridica del diritto di regresso riconosciuto all'ultimo venditore in deroga al principio di relatività delle convenzioni private (art. 131 c. cons.), dall'altro i legami di tale istituto con la disciplina codicistica sui vizi corporali del bene negoziato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.