Nel secondo dopoguerra, nel cattolicesimo torinese emersero fermenti e tensioni che esprimevano la volontà, spesso non chiaramente definita, di coniugare fede religiosa e istanze della società moderna. Attraverso la vicenda di un "intellettuale anomalo", come Ettore De Giorgis, è possibile considerare i luoghi dell'"inquietudine" cattolica torinese, ma anche la vasta rete di contatti che univa, in Italia e all'estero, ambienti intenzionati a rinnovare la chiesa.
I fermenti di rinnovamento nella Torino preconciliare
MARGOTTI, MARTA
2012-01-01
Abstract
Nel secondo dopoguerra, nel cattolicesimo torinese emersero fermenti e tensioni che esprimevano la volontà, spesso non chiaramente definita, di coniugare fede religiosa e istanze della società moderna. Attraverso la vicenda di un "intellettuale anomalo", come Ettore De Giorgis, è possibile considerare i luoghi dell'"inquietudine" cattolica torinese, ma anche la vasta rete di contatti che univa, in Italia e all'estero, ambienti intenzionati a rinnovare la chiesa.File in questo prodotto:
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