In questo lavoro sono stati analizzati alcuni dati meteorologici e chimici relativi alla città di Torino nei periodi freddi da ottobre ad aprile dell’anno successivo tra il 2004 ed il 2006, che comprendono quindi anche i Giochi Olimpici Invernali svoltisi nel febbraio 2006. I parametri chimici analizzati sono stati le polveri sottili, PM10, ed il biossido d’azoto, NO 2 . Lo scopo dello studio è quello di valutare il livello di inquinamento dell’aria in una grande città nel periodo invernale, e di analizzare gli effetti dei provvedimenti di restrizione parziale o totale del traffico veicolare (domeniche ecologiche o giorni di targhe alterne) adottati in tali anni. L’analisi evidenzia chiaramente come, a Torino, nei periodi esaminati, i limiti di concentrazione degli inquinanti analizzati siano stati ampiamente e abitualmente superati nella pratica, soprattutto nei mesi invernali e, in particolare, per quanto riguarda il particolato sottile PM10. Oltre a confermare la forte dipendenza della concentrazione degli inquinanti presi in considerazione dalle condizioni atmosferiche (in particolare, vento, pioggia e diminuzione del gradiente della temperatura potenziale causano una netta diminuzione della concentrazione), lo studio ha mostrato come la diminuzione delle concentrazioni causata dalle piogge risulti più duratura nel tempo rispetto all’effetto della ventilazione; questo non sorprende, dato che Torino, a causa della sua sistemazione orografica, è una delle località nel mondo con la più bassa ventilazione, specialmente d’inverno. Le concentrazioni degli inquinanti in atmosfera, inoltre, come ci si aspettava, non sono risultate influenzate in alcun modo dai provvedimenti di limitazione del traffico, confermando che, per avere miglioramenti sostanziali della qualità dell’aria che garantiscano benefici di lungo periodo sulla salute, servono misure più strutturali in modo da abbattere le emissioni su tempi lunghi. Infine, l’analisi delle concentrazioni durante il periodo dei Giochi Olimpici Invernali del febbraio 2006 ha mostrato come tale periodo sia stato caratterizzato da valori particolarmente alti, sia a livello di valore medio mensile sia di valori medi giornalieri.
ANDAMENTI DI ALCUNI INQUINANTI ATMOSFERICI A TORINO NEI PERIODI FREDDI DAL 2004 AL 2006
CASSARDO, Claudio;VELA, Naima;
2008-01-01
Abstract
In questo lavoro sono stati analizzati alcuni dati meteorologici e chimici relativi alla città di Torino nei periodi freddi da ottobre ad aprile dell’anno successivo tra il 2004 ed il 2006, che comprendono quindi anche i Giochi Olimpici Invernali svoltisi nel febbraio 2006. I parametri chimici analizzati sono stati le polveri sottili, PM10, ed il biossido d’azoto, NO 2 . Lo scopo dello studio è quello di valutare il livello di inquinamento dell’aria in una grande città nel periodo invernale, e di analizzare gli effetti dei provvedimenti di restrizione parziale o totale del traffico veicolare (domeniche ecologiche o giorni di targhe alterne) adottati in tali anni. L’analisi evidenzia chiaramente come, a Torino, nei periodi esaminati, i limiti di concentrazione degli inquinanti analizzati siano stati ampiamente e abitualmente superati nella pratica, soprattutto nei mesi invernali e, in particolare, per quanto riguarda il particolato sottile PM10. Oltre a confermare la forte dipendenza della concentrazione degli inquinanti presi in considerazione dalle condizioni atmosferiche (in particolare, vento, pioggia e diminuzione del gradiente della temperatura potenziale causano una netta diminuzione della concentrazione), lo studio ha mostrato come la diminuzione delle concentrazioni causata dalle piogge risulti più duratura nel tempo rispetto all’effetto della ventilazione; questo non sorprende, dato che Torino, a causa della sua sistemazione orografica, è una delle località nel mondo con la più bassa ventilazione, specialmente d’inverno. Le concentrazioni degli inquinanti in atmosfera, inoltre, come ci si aspettava, non sono risultate influenzate in alcun modo dai provvedimenti di limitazione del traffico, confermando che, per avere miglioramenti sostanziali della qualità dell’aria che garantiscano benefici di lungo periodo sulla salute, servono misure più strutturali in modo da abbattere le emissioni su tempi lunghi. Infine, l’analisi delle concentrazioni durante il periodo dei Giochi Olimpici Invernali del febbraio 2006 ha mostrato come tale periodo sia stato caratterizzato da valori particolarmente alti, sia a livello di valore medio mensile sia di valori medi giornalieri.File | Dimensione | Formato | |
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