Il cinema di fantascienza è stato tra i primi generi ad accogliere nelle proprie colonne sonore gli strumenti elettronici e la musica concreta ed elettronica. L'associazione tra suoni tecnologici e civiltà del futuro, terrestri o extraterrestri, era già stata sperimentata nella letteratura fantascientifica, talora con funzioni narrative fondamentali (come nel caso del Visisonor, lo strumento multimediale che ha tanta parte nella Trilogia galattica di Isaac Asimov). Come è noto, negli Stati Uniti non c’erano, negli anni Cinquanta del secolo scorso, grandi distanze tra i musicisti sperimentali e i realizzatori di colonne sonore di film di fantascienza, come dimostrano i rapporti tra John Cage e Louis e Bebe Barron. Ma un rapporto tra cinema di fantascienza e musica elettronica si istituì inevitabilmente anche nel senso comune degli ascoltatori, creando codici interpretativi che suggerivano decodifiche aberranti nei confronti della musica elettronica “pura”, forzatamente associata a immagini aliene o futuribili anche quando non erano minimamente intese dai compositori. L’emancipazione reciproca tra musica elettronica e cinema fantascientifico è stata faticosa, e in parte ottenuta grazie all’innovazione tecnologica: quando i suoni sintetici sono entrati nella pratica quotidiana della popular music, e contemporaneamente la fantascienza si è riappropriata (di nuovo all’avanguardia nel cinema) del suono dell’orchestra sinfonica.

Un pianeta proibito: il cinema di fantascienza e la musica elettronica

FABBRI, FRANCO
2011-01-01

Abstract

Il cinema di fantascienza è stato tra i primi generi ad accogliere nelle proprie colonne sonore gli strumenti elettronici e la musica concreta ed elettronica. L'associazione tra suoni tecnologici e civiltà del futuro, terrestri o extraterrestri, era già stata sperimentata nella letteratura fantascientifica, talora con funzioni narrative fondamentali (come nel caso del Visisonor, lo strumento multimediale che ha tanta parte nella Trilogia galattica di Isaac Asimov). Come è noto, negli Stati Uniti non c’erano, negli anni Cinquanta del secolo scorso, grandi distanze tra i musicisti sperimentali e i realizzatori di colonne sonore di film di fantascienza, come dimostrano i rapporti tra John Cage e Louis e Bebe Barron. Ma un rapporto tra cinema di fantascienza e musica elettronica si istituì inevitabilmente anche nel senso comune degli ascoltatori, creando codici interpretativi che suggerivano decodifiche aberranti nei confronti della musica elettronica “pura”, forzatamente associata a immagini aliene o futuribili anche quando non erano minimamente intese dai compositori. L’emancipazione reciproca tra musica elettronica e cinema fantascientifico è stata faticosa, e in parte ottenuta grazie all’innovazione tecnologica: quando i suoni sintetici sono entrati nella pratica quotidiana della popular music, e contemporaneamente la fantascienza si è riappropriata (di nuovo all’avanguardia nel cinema) del suono dell’orchestra sinfonica.
2011
Suono/Immagine/Genere
Kaplan
91
100
9788889908600
Franco Fabbri
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