In che termini si declina, oggi, il controllo parlamentare sulla politica estera e di difesa? Le assemblee rappresentative nazionali sono destinate ad una irreversibile marginalizzazione ad esclusivo vantaggio dei governi? Più in particolare, quale ruolo giocano in questo ambito le commissioni parlamentari permanenti? Nel volume, gli organi e gli istituti propri del modello italiano vengono confrontati con alcuni casi stranieri paradigmatici (Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania), al fine di verifìcare lo "stato di salute" dei parlamenti contemporanei sia in relazione alla gestione "ordinaria" della politica estera, sia rispetto alle ipotesi più drastiche di utilizzo della forza in ambito internazionale. Solo attraverso un efficiente sistema di commissioni permanenti, sedi ristrette ma ancora rappresentative, i parlamenti possono soddisfare quelle domande di controllo e di trasparenza che, in definitiva, coincidono con una delle cifre distintive della democrazia rappresentativa. Dallo studio dell'attività delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato emerge l'immagine di un parlamento, quello italiano, a "centralità intermittente", che si distingue dagli omologhi stranieri per la molteplicità delle sedi di confronto e di verifica e per una non sempre utile dispersione delle occasioni di indirizzo e controllo parlamentare.

Parlamento e politica estera. Il ruolo delle commissioni

LONGO, Fabio
2011-01-01

Abstract

In che termini si declina, oggi, il controllo parlamentare sulla politica estera e di difesa? Le assemblee rappresentative nazionali sono destinate ad una irreversibile marginalizzazione ad esclusivo vantaggio dei governi? Più in particolare, quale ruolo giocano in questo ambito le commissioni parlamentari permanenti? Nel volume, gli organi e gli istituti propri del modello italiano vengono confrontati con alcuni casi stranieri paradigmatici (Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania), al fine di verifìcare lo "stato di salute" dei parlamenti contemporanei sia in relazione alla gestione "ordinaria" della politica estera, sia rispetto alle ipotesi più drastiche di utilizzo della forza in ambito internazionale. Solo attraverso un efficiente sistema di commissioni permanenti, sedi ristrette ma ancora rappresentative, i parlamenti possono soddisfare quelle domande di controllo e di trasparenza che, in definitiva, coincidono con una delle cifre distintive della democrazia rappresentativa. Dallo studio dell'attività delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato emerge l'immagine di un parlamento, quello italiano, a "centralità intermittente", che si distingue dagli omologhi stranieri per la molteplicità delle sedi di confronto e di verifica e per una non sempre utile dispersione delle occasioni di indirizzo e controllo parlamentare.
2011
il Mulino
0
342
9788815149237
Parlamento; Commissioni parlamentari; Controllo parlamentare; Forme di governo e politica estera; Difesa e forze armate; Potere estero; Parliamentary Committees
Fabio Longo
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