Sviluppo di strategie di apprendimento in contesti didattici differenziali: un’indagine

Il contributo parte dal presupposto, suffragato da numerosi studi internazionali, che sia possibile individuare uno stile didattico e valutativo che caratterizza i docenti di un particolare corso di studi (Morgan, 1993; Prosser, Ramsden, Trigwell, Martin, 2003). L’autrice si propone dunque di valutare gli eventuali effetti di tale stile didattico e valutativo sugli studenti, in termini di concezioni di apprendimento e di strategie di studio (Richardson, 2000), mettendo a confronto studenti di un corso di laurea umanistico, di uno scientifico e di uno interdisciplinare, che, secondo la letteratura, formerebbe studenti più strategici. Si presentano quindi gli strumenti utilizzati nella ricerca. In particolare si illustra la scala sulle strategie di studio costruita sulla base degli studi internazionali sul tema (Marton Säliö, 1976; Entwistle, Ramsden, 1981; Biggs, 1987; Richardson, 2000) e gli esiti dell’analisi fattoriale, che ha portato ad individuare sette fattori. Si illustra inoltre il questionario sulle concezioni relative all’apprendimento, realizzato sulla base degli studi empirici di Säliö, Gibbs, Morgan, Taylor e McLean (1982). Si commentano infine gli esiti della ricerca condotta su un campione di 802 studenti dell’Università di Torino. Il saggio rappresenta la parte empirica di una ricerca il cui quadro teorico è stato illustrato nel capitolo precedente: P. Ricchiardi “La qualità della didattica e gli ‘effetti’ rilevabili negli studenti: modelli teorici” (pp. 253-296). Nello stesso volume compare il saggio: P. Ricchiardi, E. Torre, “Un bilancio di competenze al termine del corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (pp. 401-455), in cui si commentano gli “effetti” della didattica di un corso di laurea sugli studenti in termini di competenze acquisite al termine del corso di studi.