Il fenomeno religioso si presenta nel mondo contemporaneo come un ambito composito e mutevole, dai contorni sfuggenti e dalle complesse interconnessioni con altri aspetti della vita sociale e culturale di individui e gruppi in contesti multiculturali e multireligiosi, in cui le tendenze globali e unificanti si combinano con le esigenze e le rielaborazioni locali. La coesistenza di diverse tradizioni culturali e religiose in ogni nazione moderna costituisce oggetto di dibattiti e di interrogativi, di possibili conflitti e di strategie di convivenza, nel quadro di un dialogo culturale complesso. Questo scenario ha determinato una sfida anche per l’antropologia delle religioni, che ha dovuto rivedere alcuni dei suoi concetti fondamentali, riformulare parte del suo bagaglio teorico e affinare nuovi strumenti di osservazione e di interpretazione per confrontarsi con i meccanismi e le dinamiche di fenomeni variegati e in continua trasformazione. Negli ultimi anni si è registrata una considerevole inversione di tendenza negli studi antropologici rispetto al passato, non solo perché molti studiosi hanno cominciato a rilevare come la rivendicazione dei saperi indigeni sia divenuta un importante strumento di resistenza contro l’espropriazione culturale cui sono state assoggettate numerose popolazioni indigene in varie parti del mondo, dove la globalizzazione della cultura ha significato una legittimazione del dominio occidentale sui sistemi di sapere, ma anche, e soprattutto, perché le comunità indigene hanno iniziato ad opporsi a strategie di ricerca che non tengano nella dovuta considerazione il confronto con i saperi e le conoscenze locali, ribaltando in tal modo la considerazione degli indigeni come “oggetti” di ricerca per trasformarli in soggetti attivi e collaboratori.
L’antropologia delle religioni nell’epoca della globalizzazione
COMBA, Enrico
2009-01-01
Abstract
Il fenomeno religioso si presenta nel mondo contemporaneo come un ambito composito e mutevole, dai contorni sfuggenti e dalle complesse interconnessioni con altri aspetti della vita sociale e culturale di individui e gruppi in contesti multiculturali e multireligiosi, in cui le tendenze globali e unificanti si combinano con le esigenze e le rielaborazioni locali. La coesistenza di diverse tradizioni culturali e religiose in ogni nazione moderna costituisce oggetto di dibattiti e di interrogativi, di possibili conflitti e di strategie di convivenza, nel quadro di un dialogo culturale complesso. Questo scenario ha determinato una sfida anche per l’antropologia delle religioni, che ha dovuto rivedere alcuni dei suoi concetti fondamentali, riformulare parte del suo bagaglio teorico e affinare nuovi strumenti di osservazione e di interpretazione per confrontarsi con i meccanismi e le dinamiche di fenomeni variegati e in continua trasformazione. Negli ultimi anni si è registrata una considerevole inversione di tendenza negli studi antropologici rispetto al passato, non solo perché molti studiosi hanno cominciato a rilevare come la rivendicazione dei saperi indigeni sia divenuta un importante strumento di resistenza contro l’espropriazione culturale cui sono state assoggettate numerose popolazioni indigene in varie parti del mondo, dove la globalizzazione della cultura ha significato una legittimazione del dominio occidentale sui sistemi di sapere, ma anche, e soprattutto, perché le comunità indigene hanno iniziato ad opporsi a strategie di ricerca che non tengano nella dovuta considerazione il confronto con i saperi e le conoscenze locali, ribaltando in tal modo la considerazione degli indigeni come “oggetti” di ricerca per trasformarli in soggetti attivi e collaboratori.File | Dimensione | Formato | |
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