Questo saggio scandaglia alcune storie di vita che possono costituire casi esemplari di povertà in contrade dell’America Latina. Della zona andina si prende in considerazione la autobiografia di Gregorio Condori Mamani, scaricatore al Cuzco, che conduce una vita di stenti con grande dignità. Si passa ad analizzare frammenti di povertà nascosti nella selva dell’Amazzonia colombiana, nel contesto sociale del Caquetà, in uno spazio dove convivono i Missionari della Consolata, militari, guerrilla, paramilitari e narcotraffico. Di una zona urbana invece, immersa in una cultura della “neo povertà”, si considera la figura del cartonero, sono 35.000 i cartoneros che per le strade di Buenos Aires raccolgono ogni notte carta e cartone e di questo cercano di vivere. In tali contesti di emarginazione e disagio il microcredito è uno strumento che mira a combattere la povertà. Partendo dal modello proposto da Muhammad Yunus, lo si analizza da una prospettiva antropologica, non già quindi soltanto nel suo valore monetario ma nella capacità di infondere alla vita delle persone, dignità, rispetto e significato, sottolineando particolarmente l’aspetto “rituale” del prestito, accompagnato da cerimonie diverse, a seconda dei paesi.
Un acercamiento a las mil caras de la pobreza y el papel del microcrédito
GILETTI, Anita Silvietta
2006-01-01
Abstract
Questo saggio scandaglia alcune storie di vita che possono costituire casi esemplari di povertà in contrade dell’America Latina. Della zona andina si prende in considerazione la autobiografia di Gregorio Condori Mamani, scaricatore al Cuzco, che conduce una vita di stenti con grande dignità. Si passa ad analizzare frammenti di povertà nascosti nella selva dell’Amazzonia colombiana, nel contesto sociale del Caquetà, in uno spazio dove convivono i Missionari della Consolata, militari, guerrilla, paramilitari e narcotraffico. Di una zona urbana invece, immersa in una cultura della “neo povertà”, si considera la figura del cartonero, sono 35.000 i cartoneros che per le strade di Buenos Aires raccolgono ogni notte carta e cartone e di questo cercano di vivere. In tali contesti di emarginazione e disagio il microcredito è uno strumento che mira a combattere la povertà. Partendo dal modello proposto da Muhammad Yunus, lo si analizza da una prospettiva antropologica, non già quindi soltanto nel suo valore monetario ma nella capacità di infondere alla vita delle persone, dignità, rispetto e significato, sottolineando particolarmente l’aspetto “rituale” del prestito, accompagnato da cerimonie diverse, a seconda dei paesi.File | Dimensione | Formato | |
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