Dall’entrata in vigore delle disposizioni sulla garanzia di conformità nella vendita di beni di consumo ci separano ormai più di otto anni. Nel corso dei quali si segnala l’attività svolta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che, forse anche per effetto dell’entrata in vigore delle norme sulle pratiche commerciali scorrette, negli ultimi anni ha spiegato una forza d’impatto via via più consistente. Di contro, dalla giurisdizione ordinaria sono venute rade pronunce, emesse per lo più dai giudici di pace. L’articolo prende spunto proprio da un’azione avviata dall’AGCM, nel mese di gennaio del 2010, nel settore della distribuzione di prodotti di informatica, elettronica e di elettrodomestici (cinque procedimenti istruttori nei confronti di sette imprese che gestiscono oltre settecento punti vendita e che sono le capofila delle principali catene commerciali di prodotti di elettronica, informatica, tecnologia ed elettrodomestici). Il comunicato stampa che ne diede notizia dichiarava che l’Autorità intendeva «verificare se le aziende abbiano agito correttamente nell’informare i consumatori sull’esistenza della garanzia legale sui prodotti e sulle differenze con la garanzia convenzionale offerta a pagamento » e, inoltre, « accertare se le imprese abbiano correttamente riconosciuto ai consumatori l’esercizio della garanzia legale e il diritto di recesso». In particolare, sono stati avviati. Il contributo esamina il quadro normativo sulla garanzia legale di conformità e sulle garanzie commerciali, nelle sue relazioni e interazioni con azioni ingannevoli, omissioni e pratiche aggressive accertate dall’Autorità nel 2010.
Garanzie nelle vendite di beni di consumo e pratiche scorrette:l’attività dell’Antitrust a tutela della concorrenza e dei dirittidei consumatori
DELOGU, Lucia
2010-01-01
Abstract
Dall’entrata in vigore delle disposizioni sulla garanzia di conformità nella vendita di beni di consumo ci separano ormai più di otto anni. Nel corso dei quali si segnala l’attività svolta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che, forse anche per effetto dell’entrata in vigore delle norme sulle pratiche commerciali scorrette, negli ultimi anni ha spiegato una forza d’impatto via via più consistente. Di contro, dalla giurisdizione ordinaria sono venute rade pronunce, emesse per lo più dai giudici di pace. L’articolo prende spunto proprio da un’azione avviata dall’AGCM, nel mese di gennaio del 2010, nel settore della distribuzione di prodotti di informatica, elettronica e di elettrodomestici (cinque procedimenti istruttori nei confronti di sette imprese che gestiscono oltre settecento punti vendita e che sono le capofila delle principali catene commerciali di prodotti di elettronica, informatica, tecnologia ed elettrodomestici). Il comunicato stampa che ne diede notizia dichiarava che l’Autorità intendeva «verificare se le aziende abbiano agito correttamente nell’informare i consumatori sull’esistenza della garanzia legale sui prodotti e sulle differenze con la garanzia convenzionale offerta a pagamento » e, inoltre, « accertare se le imprese abbiano correttamente riconosciuto ai consumatori l’esercizio della garanzia legale e il diritto di recesso». In particolare, sono stati avviati. Il contributo esamina il quadro normativo sulla garanzia legale di conformità e sulle garanzie commerciali, nelle sue relazioni e interazioni con azioni ingannevoli, omissioni e pratiche aggressive accertate dall’Autorità nel 2010.File | Dimensione | Formato | |
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