Introduzione. L’associazione vinorelbina (VNR)-doxorubicina liposomiale peghilata (PLD) rappresenta un trattamento efficace per il carcinoma mammario metastatico. La formulazione orale di VNR, ugualmente efficace di quella ev, ha il vantaggio della facilità di somministrazione e della ridotta necessità di ospedalizzazione; ciò può rappresentare un elemento chiave nel miglioramento della compliance al trattamento. I risultati precedentemente ottenuti dal nostro gruppo hanno mostrato come la somministrazione di PLD prima della VNR ev determini un aumento dei livelli plasmatici di VNR, per via di una ridotta velocità di eliminazione. Questo studio si pone l’obiettivo di valutare l’influenza della PLD sulle fasi di assorbimento ed eliminazione della VNR somministrata per via orale e viceversa. Materiali e Metodi. Ad oggi, 16 pazienti affette da carcinoma mammario metastatico sono state randomizzate a ricevere VNR orale 60mg/mq e PLD 20mg/mq ogni 14 giorni in uno dei seguenti schemi: Braccio A: VNR g1 e PLD g2, oppure Braccio B: VNR g1 e PLD g1 due ore dopo VNR, oppure Braccio C: PLD g1 e VNR g1 immediatamente dopo PLD. I parametri farmacocinetici sul totale dei 30 cicli somministrati sono stati valutati mediante analisi non compartimentale e l’analisi statistica è stata eseguita mediante il Test di Mann-Withney. Risultati. La Clearance totale mediana della VNR è risultata ridotta dalla pre-somministrazione di PLD (Braccio A vs C: 596 vs 293 L/h, p=0.0087), mentre l’AUC totale della VNR è risultata aumentata (Braccio A vs. C: 161 vs 381 ng*h/ml, p=0.0173), è stato inoltre osservato un aumento del tempo di picco plasmatico (Braccio A vs. C: 1 vs. 2 h, p=0.0419). I parametri farmacocinetici della VNR nel Braccio B sono confrontabili con quelli del Braccio A. La pre-somministrazione della VNR non sembra invece influenzare la farmacocinetica della PLD, infatti i parametri farmacocinetici della PLD non mostrano differenze statisticamente significative tra i tre bracci. Conclusioni. I nostri dati dimostrano che la somministrazione di PLD e VNR per via orale in sequenza può aumentare la biodisponibilità della VNR, come conseguenza di una ridotta clearance, analogamente a quanto osservato per l’associazione tra VNR ev e PLD. Come evidenziato dai valori del tempo di picco plasmatico, la pre-somministrazione di PLD (Braccio C) rallenta anche l’assorbimento della VNR. Appare quindi plausibile l’ipotesi di un effetto inibitorio dei costituenti dei liposomi della PLD sulla Glicoproteina P, coinvolta nell’assorbimento intestinale della VNR e nella sua escrezione a livello renale.

Studio farmacocinetico dell’associazione di vinorelbina (VNR) per via orale con doxorubicina liposomale peghilata (PLD) nel carcinoma mammario metastatico

MILLA, Paola;CATTEL, Luigi
2009-01-01

Abstract

Introduzione. L’associazione vinorelbina (VNR)-doxorubicina liposomiale peghilata (PLD) rappresenta un trattamento efficace per il carcinoma mammario metastatico. La formulazione orale di VNR, ugualmente efficace di quella ev, ha il vantaggio della facilità di somministrazione e della ridotta necessità di ospedalizzazione; ciò può rappresentare un elemento chiave nel miglioramento della compliance al trattamento. I risultati precedentemente ottenuti dal nostro gruppo hanno mostrato come la somministrazione di PLD prima della VNR ev determini un aumento dei livelli plasmatici di VNR, per via di una ridotta velocità di eliminazione. Questo studio si pone l’obiettivo di valutare l’influenza della PLD sulle fasi di assorbimento ed eliminazione della VNR somministrata per via orale e viceversa. Materiali e Metodi. Ad oggi, 16 pazienti affette da carcinoma mammario metastatico sono state randomizzate a ricevere VNR orale 60mg/mq e PLD 20mg/mq ogni 14 giorni in uno dei seguenti schemi: Braccio A: VNR g1 e PLD g2, oppure Braccio B: VNR g1 e PLD g1 due ore dopo VNR, oppure Braccio C: PLD g1 e VNR g1 immediatamente dopo PLD. I parametri farmacocinetici sul totale dei 30 cicli somministrati sono stati valutati mediante analisi non compartimentale e l’analisi statistica è stata eseguita mediante il Test di Mann-Withney. Risultati. La Clearance totale mediana della VNR è risultata ridotta dalla pre-somministrazione di PLD (Braccio A vs C: 596 vs 293 L/h, p=0.0087), mentre l’AUC totale della VNR è risultata aumentata (Braccio A vs. C: 161 vs 381 ng*h/ml, p=0.0173), è stato inoltre osservato un aumento del tempo di picco plasmatico (Braccio A vs. C: 1 vs. 2 h, p=0.0419). I parametri farmacocinetici della VNR nel Braccio B sono confrontabili con quelli del Braccio A. La pre-somministrazione della VNR non sembra invece influenzare la farmacocinetica della PLD, infatti i parametri farmacocinetici della PLD non mostrano differenze statisticamente significative tra i tre bracci. Conclusioni. I nostri dati dimostrano che la somministrazione di PLD e VNR per via orale in sequenza può aumentare la biodisponibilità della VNR, come conseguenza di una ridotta clearance, analogamente a quanto osservato per l’associazione tra VNR ev e PLD. Come evidenziato dai valori del tempo di picco plasmatico, la pre-somministrazione di PLD (Braccio C) rallenta anche l’assorbimento della VNR. Appare quindi plausibile l’ipotesi di un effetto inibitorio dei costituenti dei liposomi della PLD sulla Glicoproteina P, coinvolta nell’assorbimento intestinale della VNR e nella sua escrezione a livello renale.
2009
XXX Congresso Nazionale SIFO
Ascoli Piceno (Italia)
1-3 Ottobre 2009
23
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http://www.sifoweb.it/pubblicazioni/pdf/gifc_3_2009/gifc_3_2009_poster8.pdf
pegylated liposomal doxorubicin; Vinorelbine; pharmacokinetics
Tomatis L; Scaldaferri M; Milla P; Potenzieri A; Scotognella T; Airoldi M; Cattel L
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/100742
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